La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 6 settembre presso i Giardini di Palazzo D’Avalos, a Vasto (provincia di Chieti).

In quello che è il suo primo romanzo, Luigi Mariani racconta le tragedie, ma anche l’infinita bellezza, di una parte di mondo - tra Turchia, Iraq e Nord-Est della Siria - che ha attraversato come operatore umanitario per due Ong italiane. E soprattutto, come lui stesso scrive alla fine del racconto, ha voluto dare voce ai tanti bambini come Samir - protagonista del romanzo - sparsi nel mondo, con l’augurio di poter presto tornare a sentire il cielo cantare».

Il premio cade in un tempo funestato da guerre, conflitti, atrocità (più o meno note), e rappresenta, così come il romanzo di Mariani, la forte convinzione che la cultura possa rappresentare una risposta importante ed efficace contro questa violenza apparentemente senza fine.

La motivazione della giuria: 

«Un romanzo intriso di profondità ed empatia, la cui narrazione realistica e diretta riesce a restituire l'orrore dei conflitti con una delicatezza disarmante.
Una storia che non è soltanto rappresentazione della violenza, ma anche espressione di speranza, grazie ad una penna impeccabile e scorrevole che giunge dritta al cuore».

Complimenti al nostro Autore e a tutta la redazione libri d'editore Paoline.