I 100 anni de "Il Profeta"

Nell’anno in cui si celebra il centenario della pubblicazione originale (settembre 1923), riproponiamo la nostra edizione, riveduta e aggiornata, dell’opera più famosa di Gibran.

Kahlil Gibran, poeta, filosofo e pittore, vissuto tra il XIX e il XX secolo, è stato autore di una produzione letteraria molto variegata: racconti brevi, raccolte di aforismi, romanzi, saggi. Ma a dargli fama mondiale fu sicuramente Il Profeta. Un successo dovuto, tra gli altri motivi, al fatto che i temi in esso trattati - Amore, Matrimonio, Figli, Dare, Mangiare e Bere, Lavoro, Gioia e Dolore – sono universali e senza tempo.

Scrive nell’introduzione Isabella Farinelli, curatrice e traduttrice dell’opera: «Lo svolgersi di quei temi esce dal calendario e dalla storia come la conosciamo, e ci solleva sui suoi regali quasi fossero ali. Torna a noi una specie di gioco di risonanze, come se fossimo sulla riva del mare, che a Gibran piaceva per quella sua undercurrent of sound, una sottocorrente di suoni: la risacca, con ciò che riporta e che talora moltiplica. È ciò che continua a piacere di questo autore inossidabile: l’effetto che fa a ciascuno sulla propria storia. La lettura che egli ne dà, o quella che ci sembra stia dando. Come ogni classico che si mantiene nel tempo, non si tratta solo di leggerlo, ma di sentirsene letti, in qualche modo interpretati. Come se lui ci leggesse dentro e finalmente, suo tramite, trovassimo le parole per dire ciò che si agita nel nostro cuore da sempre».

Il testo viene riproposto in una nuova traduzione, cui segue l’originale in inglese. Particolarmente illuminanti, per capire la genesi de Il Profeta, sono i brani presentati in appendice, tratti soprattutto dal carteggio tra Gibran e Mary Haskell, sua musa ispiratrice, e dal Diario di quest’ultima.


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