La lingua divina

Arriva in libreria il decimo e ultimo volumetto della collana Paoline “Ritrovare le radici”, della teologa Antonietta Potente.

«Con questo breve saggio non pretendo esaurire la complessa questione della nascita delle religioni e i loro sviluppi. Vorrei solo cogliere l’anima delle religioni e lo faccio attraverso la lingua divina, cioè quella lingua che sta prima di ogni linguaggio seppur sacro. La lingua divina è lingua dell’origine, non comunica solo attraverso il ricamo ordinato di frasi che esprimono concetti e dogmi, ma svela e allo stesso tempo si svela nella realtà: la natura, le cose, gli eventi. Lascia delle tracce e sono queste che svelano e insegnano». 

Con queste parole, la teologa Antonietta Potente introduce La lingua divina. Riflessioni sul dialogo interreligioso, decimo e ultimo titolo della collana Paoline Ritrovare le radici: una serie di testi agili e brevi che offrono la possibilità di meditare e comprendere la vita, quella più reale, vista dall’autrice come il «luogo dove abita il Mistero». La collana coniuga teologia profonda e spiritualità ancorata al presente e al quotidiano.

Anche in questo volumetto, teologia e spiritualità si fondano sull’esperienza e sull’esistenza. L’obiettivo non è quello di dare definizioni, ma di squarciare qualche “velo” e di invitare al viaggio verso il Mistero. Con una precisazione: «Io scrivo stando in un contesto: sono cristiana non buddista, non mussulmana o ebrea; nonostante ami molto queste e altre tradizioni, scrivo comunque guardando dalla mia finestra […]. Ho però il desiderio di lasciare che questo testo sia aperto e appunto abbia come origine il Prima, quell’Archè originario che, non appartenendo a nessuno, fa parte della vita; appartiene alla stessa vita e non a questa o a quell’altra religione».


Condividi

la-lingua-divina.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA