“Nella notte” di Inga Nalbandian è un romanzo-testimonianza del 1917, voce in diretta sul genocidio del popolo armeno, che si commemora ogni anno il 24 aprile.
La scrittrice Inga Collins, nata in Danimarca nel 1879, si sposò nel 1904 con Paul Nalbandian, di origine armena, trasferendosi successivamente con lui a Costantinopoli. Allo scoppio del primo conflitto mondiale, i Giovani Turchi ordinarono il massacro degli armeni. Paul si ammalò gravemente e morì poco dopo. Inga, per salvare i figli, tornò nella sua terra natale, per collaborare in seguito con la Società delle Nazioni in difesa dei diritti dei rifugiati sopravvissuti al genocidio. Morì nel 1929.
Nel 1917, Inga aveva deciso di scrivere un romanzo, “Dans la nuit” (Nella notte), testimonianza di quel genocidio. «Forse sorprenderà – scrisse l’autrice - che abbia presentato queste scene sotto forma di racconti invece di scrivere solo un resoconto dei fatti, condensato e preciso come un documento storico. Ma, per parlare di queste cose, ho dovuto vedere con altri occhi e sentire con altri cuori, altrimenti non avrei potuto descrivere gli eventi più efferati e incredibili».
Orrore e speranza, soavità e angoscia convivono nelle pagine del romanzo. Una testimonianza rigorosamente basata su fatti storici, tradotta dalla giornalista Letizia Leonardi e pubblicata in Italia dall’editore Paoline. Il libro è arricchito dalla presentazione dall’attrice di origini armene Laura Ephrikian (nota come Laura Efrikian), e dalla postfazione della giornalista Daniela Cecchini, corrispondente dall’Italia per La Voce, rivista degli italiani in Francia.