La penitenza

Nell’opera di Ambrogio, uno dei più noti e importanti scrittori delle origini cristiane, la polemica con i novaziani si fonde con un’accorata esortazione alla penitenza, che è anche riflessione di un bilancio autobiografico.

Ambrogio fu il grande vescovo di Milano, capostipite di una tradizione ecclesiale che ancora oggi si identifica nel suo nome. La sua opera, La penitenza, redatta nell’ultimo quarto del IV secolo, è un documento prezioso, testimone del dibattito e della prassi ecclesiale, ma anche riflesso, come in filigrana, di un bilancio autobiografico dell’Autore che riconduce alla misericordia di Dio l’essere passato dall’esercizio severo della giustizia, amministrata nelle vesti di giudice, all’abito della compassione, proprio del ministro della Chiesa.

Il volume, curato da Chiara Somenzi, contiene il testo originale a fronte e fa parte della collana Letture cristiane del primo millennio, diretta da Gabriele Pelizzari. Una collana che, grazie alla competenza di specialisti, rende accessibili opere e antologie tematiche di questa letteratura nel testo originale, ricavato dalle migliori edizioni critiche disponibili, e con accurate traduzioni.
Un’ampia introduzione ambienta il lettore nel contesto delle problematiche e delle sensibilità entro le quali le opere prendono corpo. Le note, di tipo letterario, storico e teologico, accompagnano la lettura, consentendo di familiarizzarsi con idee e pratiche lontane dal nostro mondo culturale. Gli indici (scritturistico, onomastico, tematico) permettono di rintracciare rapidamente aspetti specifici e particolari dei testi, mentre la bibliografia, selezionata con cura, orienta il proseguimento dello studio.


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