Diciottesima edizione della raccolta antologica dedicata agli scritti meno noti di Kahlil Gibran, che costituiscono tuttavia il substrato imprescindibile della sua opera principale, “Il Profeta”.
«Metà di quel che dico non ha senso, ma lo dico perché l’altra metà possa raggiungervi». Questa frase paradossale, che invita a interrogarsi, a guardare oltre le apparenze, potrebbe essere assunta come chiave di lettura dei brani qui raccolti, che presentano un Gibran da cercare tra le righe, nelle sue parole non dette.
Le grandi tematiche di sempre – dall’amore all’amicizia, dalla libertà alla saggezza – aprono prospettive su argomenti di forte attualità: rispetto degli uni per gli altri, tutela delle creature e della natura, considerazione per le periferie dell’essere. Un elemento di fondo, esplicito o sottinteso, raccorda tutto: la relazione con il divino.
Ugualmente pervasivo è il tema della visione, che si manifesta spesso in brevi e lancinanti intuizioni poetiche, sprazzi di luce su silenzio, bellezza, verità, futuro. Tutti termini che hanno ispirato questa antologia e che potrebbero ritenersi sinonimi di un’unica parola: Vita.
Ricordiamo che dello stesso autore, e sempre curati da Isabella Farinelli, Paoline ha in catalogo Le parole dette; Parole sussurrate; Le parole dell’amicizia; Quando amore chiama; Gesù Figlio dell’Uomo; Il Profeta; Le parole dell’amore.