Il volume contiene i testi-chiave del magistero su matrimonio e famiglia editati dal 1880 a oggi. L’obiettivo è, come spiegano i due autori del libro, una rilettura di Amoris laetitia che non sia circoscritta ma che tenga conto di un tempo più vasto. «Siamo convinti - leggiamo nella Presentazione - che la parabola temporale in cui inserire le parole di Amoris laetitia debba essere non quella degli ultimi quarant’anni, ma quella degli ultimi centoquaranta! La storia del magistero matrimoniale cattolico inizia formalmente nel 1880, con l’enciclica Arcanum divinae sapientiae di Leone XIII. Solo leggendo Amoris laetitia alla luce dello sviluppo di questo grande discorso se ne colgono le ragioni di continuità e di discontinuità. Le tappe fondamentali, dopo quel testo del XIX secolo, sono una serie di interventi del XX secolo: Casti connubii (Pio XI, 1930), Gaudium et spes (concilio Vaticano II, 1965), Humanae vitae (Paolo VI, 1968), Familiaris consortio (Giovanni Paolo II, 1981), a cui devono essere aggiunti i due Codici di diritto canonico del 1917 e del 1983. Questa sequenza di un secolo di elaborazione è la premessa necessaria per intendere pienamente il senso e la portata di Amoris laetitia».

Gli Autori si propongono quindi di dare una valutazione di Amoris laetitia che tenga conto dello sviluppo storico, sociale, culturale ed ecclesiale di questo secolo e mezzo. Nel libro viene offerta un’introduzione generale, dal punto di vista giuridico-sacramentale e da quello etico-morale, e poi delle brevi prefazioni (sempre secondo le due prospettive) ai singoli testi del magistero.

Ad arricchire il volume, anche un indice analitico dei termini più rilevanti che permetterà «il confronto tra i testi e l’individuazione dei punti di continuità e di discontinuità nella parola magisteriale nel corso dei centoquarant’anni che separano il primo dall’ultimo testo».