Torna in libreria don Alessandro Deho’, una delle più originali e interessanti voci della spiritualità italiana, con un testo che rilegge il Padre nostro come “preghiera pasquale”, esperienza di passione.
«Il Padre nostro, preghiera che non si può comprendere ma che ti comprende: ti prende con sé, ventre caldo, pronto a partorirti sempre da capo. Il Padre nostro, che non si può recitare, perché le cose preziose della vita, ridotte a recita, svaniscono in una nenia di rumori ripetitivi. Peccato grave (verso se stessi) recitare al cospetto del Vivente. Il Padre nostro, che esplode in mille pezzi e ogni frammento è incandescenza di un inizio di altre storie, che si frantumeranno ancora in miriadi di altre storie per chi avrà il coraggio di farsi incidere a fuoco dall’Incontro. Il Padre nostro, che in queste pagine non è commentato ma narrato, in attesa che tu possa raccontare la tua storia di figlio e di padre. In attesa che tu sappia che il discepolo, la Maddalena, Giuseppe… narrano di te».
Inizia così don Alessandro Deho’ il suo nuovo libro Padre nostro. Con il suo originale stile narrativo, l’Autore rilegge ogni versetto di questa preghiera alla luce delle ultime pagine del Vangelo di Giovanni, perché proprio lì il Padre appare assente e il Figlio sconfitto. Il Padre nostro allora diventa una preghiera pasquale: tra i vari versetti fanno capolino personaggi, con la loro storia, il loro cammino di scoperta, di conversione, di amore.
Il Padre nostro dà voce così a storie di passione, dove dolore e amore si incontrano, dove ricerca e affidamento si intrecciano, dove dubbio e paura trovano la loro risposta.