Verso Itaca

Attraverso passi e personaggi dell’Odissea, Luca Montini affronta temi legati alla crescita e alla scoperta di sé delle ragazze e dei ragazzi: il coraggio di mettersi in gioco, le motivazioni, la possibilità di affrontare sconfitte, i sentimenti…

Don Luca Montini è un giovane insegnante di religione nelle scuole secondarie. Il suo nuovo libro Verso Itaca nasce proprio tra i banchi del Liceo dove insegna, il Veronica Gambara di Brescia.

Lui stesso, nell’introduzione, spiega molto bene di cosa si tratta: «Abbiamo provato a leggere l’Odissea dando credito all’ipotesi che l’autore avesse qualcosa da dire anche a noi, oggi. Attenzione: non dico “noi” in senso astratto, ma parlo proprio di me, Luca, e dei miei studenti – Beatrice, Marco, Cri, Pietro e tutti gli altri –. La costante, assillante domanda era ed è: che cosa dice a me, alla mia vita, il silenzio abbattuto di Telemaco in mezzo agli odiosi pretendenti di sua madre, che lui vorrebbe cacciare di casa ma non ha la forza di farlo? Che cosa dice a me, alla mia vita, il pianto dell’eroe Ulisse seduto sulla spiaggia dell’isola di Ogigia, che rifiuta la promessa di una vita eterna in nome di una casa, di una famiglia, la cui distanza gli sta lacerando il cuore? Che cosa dice a me, alla mia vita, l’inganno con cui la bella Penelope ruba giorni e mesi nella speranza di rivedere l’uomo che ama?».

L’Autore, insieme ai suoi giovani studenti, scava nelle dinamiche umane dei famosi protagonisti di alcuni tra i più bei canti dell’Odissea, lasciando che le loro storie divengano stimoli e provocazioni. Dall’immortale poesia di Omero al percorso verso una più profonda conoscenza di sé stessi: ecco la navigazione che avviene in queste pagine, affascinante e intensa come la vita dei liceali che qui si raccontano.
Alcune domande mirate agganciano infatti l’esperienza dei personaggi del poema a quella dei ragazzi e fanno affiorare i loro vissuti reali: la paura dei propri limiti, l’attesa di un amore che tarda ad arrivare, lo struggimento per una meta che ancora appare lontana. Un’unica nave, tanti compagni. E quel viaggio – forse l’unico – per cui vale davvero la pena issare le vele: la scoperta di sé.

Il libro può essere un validissimo strumento di formazione in diversi ambiti: sicuramente in quello educativo-scolastico, ma anche, ad esempio, in ambito di discernimento vocazionale.


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