Sì, «i poeti non muoiono mai», come ha giustamente detto un nostro collaboratore riferendosi a sr Anna Maria, perché i poeti vivono nelle loro opere, perché danno voce ai pensieri e ai sentimenti che sono anche i nostri, danno vita a emozioni e riflessioni che accompagnano la vita.

Sr Anna Maria Galliano era una poetessa che ha cantato la bellezza, la grazia, lo splendore del suo Signore, definito soprattutto Maestro. Sì, perché lei era pienamente definita come discepola.

Maestro del pensare, Maestro del sapere, Maestro al giudicare, Maestro del narrare, Maestro di sapienza, Maestro del Vangelo, maestro della fede, Maestro della luce…

Da questo Maestro sr Anna Maria ha tratto l’ispirazione, la guida, il coraggio e la passione. I suoi testi (più di 300 e scritti per compositori come Parisi, Frisina, Massimillo, Rossi, Rainoldi… per citarne solo alcuni) e la sua vita erano fusi in un’unica tensione dell’essere apostola di Cristo e del suo Vangelo con l’ardore di Paolo.

Dal 1979, grazie anche al suo particolare dono, è stata chiamata a lavorare nel settore musicale dell’Editore Paoline e, dal 1990, l’ha anche sapientemente guidato, portando nelle pubblicazioni il vento del rinnovamento conciliare, facendo lavorare insieme differenti autori che hanno dato vita a progetti apprezzati e seguiti nel campo della musica liturgica. Ha scritto per l’iniziazione cristiana dei fanciulli con la competenza acquisita nel campo della catechesi. Ha voluto una collana di Canto Gregoriano realizzata in Italia con cantori italiani; si è avvalsa sempre della consulenza di esperti in campo musicale, teologico e pastorale, per dare qualità e valore alle proposte editoriali.

E ora, per dirla con le sue parole, «Che altro potrei, o mio Signore, o Maestro, o Amato, o Adorato, se non stare con te nella sera di quest’ultimo giorno che la fede già indora?»

Ciao, sr Anna Maria, le tue sorelle ti ringraziano assieme a tutta la Chiesa.

»»» LEGGI l'articolo di Avvenire: Morta suor Anna Maria Galliano, la Mogol della musica liturgica, di Mimmo Muolo.