Come stelle, guidare l’umanità assetata di Dio

«In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo» è il tema della prossima Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, che si svolgerà dal 18 al 25 gennaio.

Nello scegliere il tema della Settimana, la Commissione Internazionale del Pontificio Consiglio dell'Unità dei Cristiani ha preso spunto dal Vangelo di Matteo (2, 1-12). Ad occuparsi della preparazione del materiale per questo importante appuntamento ecumenico, è stato quest’anno il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente. La stella, segno inequivocabile del Natale, diviene immagine della vocazione cristiana e della comunione determinata dall’avvicinarsi a Cristo. Leggiamo nel sussidio per la Settimana di preghiera: «I Magi ci rivelano l’unità di tutti i popoli voluta da Dio. Viaggiano da paesi lontani e rappresentano culture diverse, eppure sono tutti spinti dal desiderio di vedere e di conoscere il Re appena nato; essi si radunano insieme nella grotta di Betlemme, per onorarlo e offrire i loro doni. I cristiani sono chiamati ad essere un segno nel mondo dell’unità che Egli desidera per il mondo. Sebbene appartenenti a culture, razze e lingue diverse, i cristiani condividono una comune ricerca di Cristo e un comune desiderio di adorarlo. La missione dei cristiani, dunque, è quella di essere un segno, come la stella, per guidare l’umanità assetata di Dio e condurla a Cristo, e per essere strumento di Dio per realizzare l’unità di tutte le genti».

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