Totum amoris est

È dedicata a san Francesco di Sales, nel IV centenario della morte, la Lettera apostolica di papa Francesco.

«Nella ricorrenza del quarto centenario della sua morte, mi sono interrogato sull’eredità di san Francesco di Sales per la nostra epoca, e ho trovato illuminanti la sua duttilità e la sua capacità di visione. Un po’ per dono di Dio, un po’ per indole personale, e anche per la sua tenace coltivazione del vissuto, egli aveva avuto la nitida percezione del cambiamento dei tempi. Lui stesso non avrebbe mai immaginato di riconoscervi una tale opportunità per l’annuncio del Vangelo. La Parola che aveva amato fin dalla sua giovinezza era capace di farsi largo, aprendo nuovi e imprevedibili orizzonti, in un mondo in rapida transizione». 

Con queste parole, papa Francesco ha voluto esprimere la profonda attualità del Santo Vescovo di Ginevra che, quattro secoli fa, seppe leggere i cambiamenti della sua epoca e comprendere come, di fronte ad essi, si doveva cambiare anche metodo di annuncio del Vangelo. Dialogo e comunicazione sono i due pilastri di questo Santo, non a caso diventato patrono dei giornalisti ed esempio per tante altre personalità del cattolicesimo contemporaneo, come don Bosco.

Quella di Francesco di Sales, ci dice il Papa, è una santità calata nella realtà. Una santità che anche noi oggi - in un tempo travagliato tanto quanto quello in cui lui aveva vissuto e operato - possiamo prendere come modello.


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