Con Tobia e Sara

Verso una maturazione umana e coniugale

Il piccolo libro biblico di Tobia viene raramente preso in considerazione. Se lo si legge tuttavia non ha niente da invidiare ai romanzi di formazione che abbondano nell'epoca attuale (si pensi ad esempio a "Il giovane Holden" di J. D. Salinger). 

Tobia è un giovane che nel corso della vicenda narrata costruisce gradualmente la propria identità e matura la capacità di veri rapporti con Dio, con la famiglia e con la sposa.

Il Libro di Tobia appartiene al genere letterario sapienziale e specificamente al gruppo di libri che non intendono narrare un preciso evento storico. Come il libro di Rut, di Ester e di Giuditta si tratta di un "midrash" (il termine rimanda alla parola "strada"), un racconto con l'andamento di un romanzo, concentrato sulla storia di un protagonista che diventa emblema delle virtù del vero credente e pertanto è proposto come modello a tutti coloro che vogliono sinceramente percorrere la via di Dio, vivendo secondo la sua Legge. In questo senso diventano poco rilevante le ricerche sul tempo e sul contesto in cui la vicenda si svolge perché essa diventa esemplare per ogni epoca in ogni società in cui il credente viva.

Un cammino di crescita

Il libro di Iacovacci legge le pagine della storia di Tobia, evidenziando la sua crescita legata a passi ordinati e successivi che danno forma alla sua fisionomia adulta. Dopo avere introdotto con osservazioni adeguate la lettura del testo biblico, il nostro autore mette in risalto il concetto di "cammino". Tobia è colui che cammina nella sofferenza, nella libertà e verso la libertà, nella fede e nell'amore.

La libertà di amare

Questo ultimo gradino della maturazione di Tobia acquista il valore di una meta e di un compimento. Il percorso della vita è un graduale tirocinio per diventare adulti nell'amore e specificamente nella realizzazione dell'amore di coppia. L'incontro con Sara e le nozze con lei portano all'apice della narrazione biblica: nella prima notte di nozze i due cominciano il loro rapporto con la preghiera. Non si tratta di una invocazione di circostanza o della richiesta devota di una benedizione. È la manifestazione del senso stesso dell'amore umano in tutto il suo valore e calore, ma anche nella sua provvisorietà. L'incontro con l'amato/a è un evento gioioso, ma appare solo un anticipo dell'incontro con Dio che è in se stesso l'amore beatificante.

Un'aspettativa esagerata

Con questa sottolineatura si scopre che se si pretendesse da un partner di essere la totalità o si volesse esserlo per lui/lei, non soltanto si sarebbe idolatri ma ben più gravemente si caricherebbe un rapporto di un peso che non può essere sopportato, correndo così il rischio di distruggere l'amore stesso.


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