Seconda lettera ai Corinti

La seconda lettera ai Corinti è tra le lettere più personali e coinvolgenti dell'apostolo Paolo. Giustamente è stato fatto notare che questa lettera è la magna carta della missione paolina. In essa, infatti, egli affronta con coraggio le gravi e pesanti accuse che gli avversari muovevano nei suoi confronti per diffamarlo.

Essi sostenevano che l'apostolo mercanteggiasse la Parola di Dio (2 Cor 2, 14-17), sfruttasse i Corinti (cfr. 2 Cor 11, 7- 15); il suo ministero non s'imponeva e non mostrava segni esterni potenti, che ne convalidassero l'importanza (2 Cor 10-13); il suo linguaggio, inoltre, non era elegante: "Le lettere - si dice - sono dure e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa"; "E se anche sono un profano nell'arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi" (cfr. 2 Cor 10, 10; 11, 6).

Non possiamo stabilire quando e da dove esattamente Paolo abbia scritto questa lettera perché essa come anche la prima ai Corinti è il risultato delle numerose lettere che Paolo ha inviato a questa difficile comunità. Dallo scritto deduciamo che Paolo andò a Corinto per una breve visita chiarificatrice. Essa, tuttavia non raggiunge il suo scopo. Paolo anzi sembra essere stato offeso in pubblico (2,5-11). Scrive quindi la lettera detta "delle lacrime" cui fa accenno in 2,4 che, però, non ci è pervenuta. In seguito, Tito, inviato da Paolo a Corinto, dopo che Timoteo non era riuscito a mediare le relazioni tra la comunità e l'apostolo, risana le relazioni e ottiene il pentimento dei membri della comunità (7,6.16).

La seconda lettera ai Corinti, così come noi la possediamo, mostra che Paolo scrive alla comunità per spiegare l'onestà del suo comportamento e la sua fedeltà al ministero che Dio gli ha affidato, per benedire Dio dell'avvenuta riconciliazione. Confida loro che il ministero apostolico è grande ma è caratterizzato, come quello di Gesù, dalla sofferenza, (cc. 1-7).

In questi capitoli Paolo manifesta la sua certezza che la missione è servizio gratuito, libero da ogni forma di arrivismo e, comunque, da atteggiamenti egoistici. L'apostolo ogni giorno, come Gesù, consegna la propria vita perché coloro che ricevono l'annuncio possono vivere. Egli è servo dei cristiani, ma per amore di Cristo Gesù (4,5). Nei capitoli 8-9 raccomanda la raccolta di offerte per la chiesa di Gerusalemme come segno della gratuità di Gesù, che da ricco che era si fede povero per arricchire noi (8, 9). Difende, infine, la sua identità apostolica e il suo apostolato con forza e anche con un linguaggio polemico contro coloro - i veri falsi apostoli - che diffondono dubbi in merito (cc. 10-12).

La seconda lettera ai Corinti è ricca di frasi lapidarie con le quali Paolo sintetizza la sua esperienza apostolica. Eccone alcune: Dio è definito 'Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione' (1,3); L'apostolo si paragona a 'un vaso di creta che possiede un tesoro' (4,7). E inoltre queste calde espressioni: 'La carità di Cristo ci spinge'; 'Lasciatevi riconciliare con Dio'; 'Quando sono debole è allora che sono forte'; 'Ti basta la mia grazia'; 'Cristo ci possiede'.

Paolo conclude con un inatteso saluto trinitario che è divenuto formula liturgica: 'La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi' (13,13).

Da sapere

  • Un esempio di un brano di lettera che Paolo aveva precedentemente indirizzato ai Corinti è costituito da 2Cor 6,14 fino a 7,1.
  • Il capitolo 11 lascia intendere che tra gli avversari di Paolo ci sono predicatori giudeo-cristiani. Paolo di fatto scrive: "Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io" (11, 21-22) .
  • Lo stile letterario di questa lettera è particolare. E' caratterizzato dall'inizio fino alla fine da frasi formate dai termini 'non' 'ma' che mostrano il clima di difesa di Paolo. Es. "Non abbiamo infatti alcun potere contro la verità, ma per la verità" (13,8).


Per approfondire

9788831523837 p

Seconda lettera ai Corinzi

La seconda Lettera ai Corinzi, benché sia la lettera di Paolo più personale ed autobiografica, è uno scritto di alto livello teologico. Essa lascia intravedere i tratti della personalità ricca e "vulcanica" di Paolo, ma anche l'altrettanto magmatico contesto sociale e religioso della comunità cristiana da lui fondata a Corinto, una città di mare, crocevia di etnie, di religioni e di mentalità variegate.

  acquista

Lettere di San Paolo - paoline

Lettere di San Paolo
Introduzioni, note e approfondimenti

Le Lettere di Paolo si collocano a mezza strada tra le lettere familiari e quelle di carattere ufficiale. Egli scrive ai cristiani delle sue comunità con l'autorevolezza dell'apostolo fondatore, ma anche con il calore e l'affetto di un padre e amico...

acquista


Condividi

seconda-lettera-ai-corinti.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA