L'unione fa la forza. E aiuta a risolvere i problemi

Cosa succederebbe se un giorno l'arcobaleno sparisse dal cielo, non ci fosse più? Qualcuno forse nemmeno se ne accorgerebbe, qualcun altro penserebbe che tutto sommato non è che servisse a qualcosa di utile... Che c'è chi, invece, ritenendolo importante per la sua bellezza e il suo significato, cercherebbe in tutti i modi di farlo tornare a splendere lassù. Magari con l'aiuto di tutti gli altri.

Salvare le penne... o salvare l'arcobaleno?

La storia raccontata in questo spettacolo teatrale e musicale di David Conati e Giordano Bruno Tedeschi è ambientata nella foresta e si snoda attraverso i cinque i continenti. Protagonisti sono gli animali di tutto il mondo, capitanati da un piccolo colibrì che si è messo in testa, contro l'indifferenza generale, di recuperare a tutti i costi l'arcobaleno scomparso. Riuscirà un piccolo pennuto a convincere elefanti, zebre e leoni dell'importanza del ponte di colori nel cielo? E soprattutto: riuscirà a convincere i suoi amici uccelli a donare una delle loro piume colorate per ricostruire, con il contributo disinteressato di tutti, l'arcobaleno che non c'è più?
È così che inizia il suo lungo viaggio attraverso i continenti. «Ma lascia stare, ma chi te lo fa fare», gli dicono, «se non guadagni niente, perché faticare?». Ma il piccolo colibrì riuscirà alla fine a coinvolgere tutti nel suo progetto di ricostruzione dell'arcobaleno, facendo scoprire agli altri l'importanza della partecipazione, dell'aiuto e rispetto reciproco, della generosità, della gratuità del donare.

Dove come quando

La proposta è indirizzata principalmente ai bimbi "grandi" della scuola dell'infanzia (quelli di 5 anni) e ai bambini dei primi tre anni della scuola primaria. I dialoghi sono volutamente brevi, pensati per essere memorizzati senza difficoltà, e il testo, facilmente adattabile, si presta anche alla realizzazione di letture animate. Oltre al copione, ai testi delle canzoni e agli spartiti, il fascicolo contiene una nutrita serie di indicazioni per la realizzazione dello spettacolo, dalla scenografia, ai costumi e a tutti gli altri suggerimenti utili per la riuscita del lavoro.
Un ambito privilegiato per l'allestimento di quest'opera è sicuramente la scuola, ma anche parrocchie (o altri luoghi dove si faccia animazione) e scuole di teatro per bambini troveranno interessante la proposta sia sul piano della resa scenica, sia sul piano dei contenuti.
Il messaggio è quanto mai attuale: condividere lo sforzo con generosità spesso è il modo migliore per realizzare un'impresa difficile. Partecipare, darsi una mano, rendersi disponibili ed essere propositivi anche contro l'indifferenza generale e il disfattismo è sicuramente l'atteggiamento giusto per affrontare le sfide.
Non a caso il progetto, edito da Paoline, è promosso da Fidas Verona, un'associazione che si propone di diffondere e promuovere la pratica della donazione anonima, volontaria e gratuita del sangue, quale atto di umana solidarietà.

Gli autori

David Conati, che ha scritto il copione e dei testi delle canzoni di Salviamo l'arcobaleno, è un noto autore e compositore per ragazzi. La sua esperienza teatrale, anche come attore, gli permette di utilizzare al meglio questa forma espressiva nelle sue opere e nella sua attività artistica e formativa. Collabora come traduttore per diverse agenzie e ha scritto oltre un centinaio di testi teatrali, alcuni premiati a importanti festival nazionali. Ha lavorato con Tito Schipa jr, Gino e Michele, Mogol. Per la composizione delle musiche, in questo progetto, si è avvalso della collaborazione di Giordano Bruno Tedeschi, primo trombone solista nella Big Band Ritmo-sinfonica Città di Verona e della Storyville Jazz Band. Insieme sono attualmente impegnati in teatro con lo spettacolo I. P.R.O.M.E.S.S.I.S.P.O.S.I. (Intimorito Parroco Rimanda Oltre Matrimonio Esponendo Sposa Sicari Innominato Salverà Provvidenza Onore Signorina Imprigionata).

Per maggiori informazioni su David Conati e sulla sua attività consultare il suo sito: davidconati.com

SCHEDA TECNICA

Titolo: Salviamo l'arcobaleno
Sottotitolo: /
Collana: /
Autori: David Conati (copione, testi delle canzoni), Giordano Bruno Tedeschi (musiche)
Genere: Spettacolo musicale per bambini
Atti: Unico
Disponibile in: Spartito Copione e CD

Personaggi/Attori: Il testo è pensato per coinvolgere 26 bambini, ma con il sistema delle doppie parti si può ridurre sensibilmente il numero dei partecipanti. Se i bambini da coinvolgere sono invece un gruppo maggiore, alcuni personaggi si possono sdoppiare, dividendo le battute tra i bambini che hanno il medesimo personaggio, permettendo comunque di realizzare un lavoro corale. Trattandosi di animali umanizzati, tranne il ruolo del Leone, non esistono parti maschili e femminili definite.

Tematiche: L'amicizia, la generosità, la partecipazione, l'amore per la natura. Diversità, solitudine, amicizia e rispetto degli altri.

Destinatari: Bambini 5-8 anni.

Brani: Dopo la pioggia – Che fine ha fatto l'arcobaleno – È tempo di partire – Samba dei colori – Chi te lo fa fare – Grandi cose insieme

Trama: Protagonista della storia è un colibrì preoccupato perché l'arcobaleno è scomparso e teme che questa cosa farà sparire anche tutti gli altri colori della terra. Gli animali però sono totalmente indifferenti alla cosa; per loro che ci sia o meno quest'arco colorato nel cielo sembra che non faccia differenza.
Il piccolo colibrì invece è risoluto e cerca di convincerli che, se si daranno tutti da fare, il pericolo che i colori scompaiano definitivamente sarà scongiurato. Convincere gli animali purtroppo non è per niente semplice e il piccolo volatile dovrà affrontare un lunghissimo viaggio attraverso i cinque continenti per raggiungere il suo obiettivo. Durante la sua missione incontrerà altri animali: alcuni che non gli crederanno, altri che metteranno in dubbio il suo intento, altri che cercheranno persino di approfittare del suo entusiasmo per farne un bocconcino. Grazie alla sua tenacia, però, il piccolo uccellino troverà anche molti suoi simili che saranno disposti ad aiutarlo e con uno stratagemma e la partecipazione di tutti il pericolo della scomparsa definitiva dei colori verrà scongiurato.

Per l'allestimento: Oltre al copione, ai testi e agli spartiti delle canzoni, il libro riporta una ricca sezione iniziale dedicata ai consigli per la messa in scena.
In generale, essendo uno spettacolo "corale", si suggerisce di gestire lo spazio scenico in modo che nelle scene d'insieme tutti gli attori siano sempre ben visibili. Inoltre, dato che la vicenda è ambientata in situazioni diverse di esterno, sarebbe preferibile utilizzare una scena neutra che permetta di definire le varie ambientazioni con luci ed eventualmente qualche minimo elemento scenico facilmente mobile. Possono eventualmente essere realizzati fondali e sagome in modo più o meno complesso e particolareggiato a seconda del tempo, materiali, spazi e mezzi che si hanno a disposizione.
Trattandosi di una storia fantastica con animali "umanizzati" ciascuno può rendere il proprio personaggio a piacere, divertendosi a giocare con stereotipi di movimento per caratterizzare i diversi animali, il modo di muoversi o di stare fermi, di saltare, strisciare, scappare, nascondersi e così pure la voce.
Per i costumi, ci sono indicazioni nel dettaglio di ogni personaggio. Per tutti, il consiglio è di tenere presente che i costumi o il trucco dovrebbero permettere allo spettatore di identificare subito, anche grazie a un solo e semplice elemento, quali sono i personaggi impegnati in scena. Allo stesso tempo non devono essere troppo ingombranti o limitare nei movimenti l'attore che li indossa.
Per l'acustica: se non si può fare a meno di amplificazione delle voci, meglio dotarsi di microfoni panoramici piuttosto che il classico "gelato" da tenere in mano, o i radiomicrofoni ad archetto.

Commenti: La storia porta ad affrontare un tema educativo quanto mai attuale: condividere lo sforzo con generosità spesso è il modo migliore per realizzare un'impresa difficile. Partecipare, darsi una mano, rendersi disponibili ed essere propositivi anche contro l'indifferenza generale e il disfattismo è sicuramente l'atteggiamento giusto per affrontare le sfide.
Il testo è adatto sia per laboratori teatrali scolastici che extrascolastici e teatro-ragazzi con i bambini della scuola dell'infanzia fino alle prime tre classi della scuola primaria, non escludendo comunque la possibilità, integrandolo con movimenti coreografici, di estenderlo anche ai bambini della classe quarta e quinta.
Mediamente, lavorando con i ragazzi per un'ora, un'ora e mezza a settimana, sono necessari una decina di incontri per arrivare alla messa in scena del testo. Per lavorare in tranquillità è bene considerare sempre quattro mesi di lavoro.


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