La pace comincia da ognuno di noi

Un libro che contiene riflessioni, ricerche, proposte di attività, pièce teatrali. Un CD con sette canzoni e relative basi musicali. Insieme fanno Pace senza confini, una proposta editoriale per affrontare con i ragazzi temi importanti: la fame, la povertà, l'immigrazione, la memoria storica... Per sensibilizzare al rispetto, all'accoglienza, alla solidarietà.

Un progetto nato per e con i ragazzi

Scrive l'autrice, Rosanna Nassimbeni, nella prefazione all'opera: «Le canzoni di questa raccolta sono state composte "con e per" i ragazzi e le ragazze del Coro Valussi, dell'omonima Scuola Secondaria di primo grado di Udine, che ha preso vita nel 1990 e che da allora continua la sua attività, coinvolgendo tutti gli alunni e alunne che desiderano aderire al progetto.
Cantare assieme per stare bene assieme: questo è stato fin dall'inizio il motto del coro, nato per promuovere e sostenere concretamente iniziative di solidarietà, abbracciando con il suo repertorio il mondo intero.
Il momento storico in cui stiamo vivendo è estremamente complesso e, sotto molti punti di vista, difficile. Per questo, con le mie colleghe, ho ritenuto importante "approfittare" dell'esperienza corale, per affrontare con i ragazzi anche realtà e tematiche particolarmente attuali e significative e offrire loro occasioni di riflessione e di confronto. Non basta rimanere attoniti e scandalizzati di fronte alle numerose ingiustizie, alle sofferenze di tante persone causate da pregiudizi ingiustificati, dalla mancanza di equità nella distribuzione delle ricchezze, da guerre senza fine... Ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo per rendere questo nostro mondo davvero "umano" e vivibile per tutti. La serietà e l'entusiasmo con cui i ragazzi hanno risposto alle nostre sollecitazioni ci hanno sorpreso e convinto della validità dell'esperienza, tanto da spingerci a condividerla il più possibile».

I materiali

Un'opera, dunque, frutto di grande collaborazione tra docenti e tra ragazzi e docenti, che ha permesso di individuare insieme le problematiche da affrontare e ha guidato la scelta delle modalità di lavoro in classe. Il punto di partenza? Articoli di cronaca, studi, statistiche; ma anche libri, discorsi, dichiarazioni. Molto citato, per esempio, è Papa Francesco, che spesso nei suoi discorsi ha affrontato tali argomenti: «Nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è solidarietà».
Oltre alle sette canzoni, le attività scaturite da questo lavoro vanno dalle ricerche, dalle riflessioni, dai sondaggi, alle iniziative multietniche, ai giochi e a due pièce teatrali: "Avanzi di umanità", sul tema scottante dell'immigrazione, e "Auschwitz", in ricordo dell'olocausto e in omaggio a Liliana Segre, testimone italiana di questa terribile pagina della storia.

Dove e quando

In che ambito utilizzare questa proposta? Sicuramente a scuola (parliamo in particolare della secondaria di primo grado, una volta detta scuola media), ma anche in parrocchia, creando magari dei gruppi di lavoro. Il materiale è molto, le idee anche e gli spunti per ulteriori approfondimenti non mancano.
Un percorso da intraprendere in qualsiasi momento dell'anno, che può anche sfociare in una proposta di spettacolo o di concerto, magari da rappresentare in occasioni speciali come la Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio), la Giornata Internazionale della Pace (21 settembre), o il Giorno della Memoria (27 gennaio). O in tante altre occasioni: in realtà, è sempre il momento di parlare di pace.


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