Il film

Gifted - Il dono del talento ci racconta l'esperienza di Mary Adler, una ragazzina genio della matematica, contesa tra lo zio e la nonna. La storia ha inizio in una piccola cittadina della Florida dove Mary vive con lo zio Frank, fratello di sua madre, morta suicida dopo la nascita della bambina. A sette anni Mary rivela la sua forte disposizione per la matematica, ereditata dalla mamma. Già dal primo giorno di scuola risolve operazioni complesse, suscitando l'ammirazione di tutti. Le viene assegnata una borsa di studio per favorire il suo ingresso presso una scuola di bambini prodigio. Lo zio, che è anche il suo tutore, non accetta, determinato a dare alla nipote una vita tranquilla e serena, tra scuola pubblica e giochi con i coetanei. Questa decisione però non è condivisa dalla nonna materna Evelyn la quale, venuta a sapere del talento della nipote, vorrebbe portarla con sé nel Massachusetts per assicurare alla bambina una formazione adeguata al suo genio precoce. Visioni diverse che porteranno i protagonisti in tribunale. Sarà Frank ad averla vinta, scoprendo i meccanismi perversi della madre/nonna riuscirà a ottenere l'affido di Mary assicurando per lei una infanzia normale di bambina felice.

Per riflettere dopo aver visto il film

Gifted - Il dono del talento ha una struttura lineare divisa in tre parti: presentazione del contesto, evoluzione del conflitto e sviluppo della soluzione. La storia è quella classica che vede la lotta tra buoni e cattivi dove il bene ha la vittoria finale. La narrazione si snoda delineando situazioni, personaggi e dialoghi creati con sensibilità e senso estetico che favoriscono nello spettatore emozioni e coinvolgimento. Uno zio e una ragazzina, dotata di grande talento matematico, vivono nella normalità di un paesino di provincia. A rompere la loro serena convivenza arriva la nonna che, per interesse, vuole sfruttare l'intelligenza della nipote. Come spesso accade agli adulti ossessionati per il successo dei propri eredi, tutto nasce dall'insoddisfazione della loro vita e delle loro aspirazioni fallite. Ma Frank non si arrende, anche perché ha assicurato alla sorella che avrebbe fatto crescere la figlia in una normalità di vita circondata dall'amore gratuito e sincero. Alla fine si avvererà la sua promessa alla nipote: «Non ti lascerò andare via».

Una possibile lettura

Un film ricco di sentimenti e di originalità, che focalizza la riflessione non tanto sulle capacità intellettuali di Mary ma sui conflitti che queste hanno generato nella sua famiglia, come era già successo anni prima con la madre. Il regista Marc Webb esplora i problemi presenti nella vita della bambina causati dalle sue doti straordinarie che la porteranno a sentirsi diversa dai coetanei. Due i binomi tematici in contrapposizione che stanno alla base del racconto: talento e diversità, fama e infelicità. Ma Gifted - Il dono del talento è anche un modo originale per rappresenta la paternità vissuta come responsabilità che richiede amore continuo e disinteressato, soprattutto quando non c'è più la madre. Un'esperienza che porta Frank a scoprire la bellezza di avere una piccola da crescere e tutelare nei confronti di chi vuole portargliela via. In una delle scene più coinvolgenti lo vediamo descrivere a Mary il prodigio di venire al mondo. Nello spazio dell'ospedale dedicato ai neonati, possono ammirare una famiglia che guarda con commozione il nascituro che presto porteranno a casa. Una immagine bellissima, emblema della nascita, antitetica all'abbandono.