Il diritto di contare

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Il film, ispirato all'omonimo libro di  Margot Lee Shetterly, racconta uno spaccato sociale degli anni ‘50 e ‘60 che mostra il ruolo della donna nella società americana di quei tempi. Una storia vera: quella della matematica, scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson che, sfidando razzismo e sessismo, assieme alle sue colleghe Dorothy Vaughn e Mary Jackson, collaborò con la NASA per tracciare le traiettorie del Programma Mercury e della missione Apollo 11.

Il Film

Il diritto di contare, titolo originale Hidden Figures, si ispira all'omonimo libro di Margot Lee Shetterly. Ambientato negli Stati Uniti d'America, agli inizi degli anni cinquanta, ci narra la storia di Katherine G. Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, tre donne afroamericane realmente esistite il cui lavoro ha dato un apporto fondamentale per il lancio in orbita di John Glenn che nel 1962 divenne il primo astronauta americano a viaggiare intorno alla Terra. In quegli anni di grande fervore e ricerca, per la prima volta la NASA apre le porte a scienziati donne e di colore. L'impegno per loro si rivela fin dall'inizio arduo e complesso, sia per il ritmo di lavoro che per l'ostilità che regna negli uffici verso le persone di colore. Il contesto di intolleranza razziale dell'epoca si manifesta non solo per il sesso ma anche per il colore della pelle. In un ambiente maschilista, formato prevalentemente da uomini bianchi, le tre scienziate di colore sono viste con sospetto e poca simpatia. Ma quando i dirigenti comprenderanno la loro bravura, metteranno da parte ogni reticenza favorendo il loro riscatto umano e professionale.

Per riflettere dopo aver visto il film

Il diritto di contare è uno spaccato sociale degli anni '50 e '60 che mostra principalmente il ruolo della donna nella società americana, sessista e razzista. Contesti e battute divertenti contribuiscono a dare vivacità a tutto il film. Attraverso un lineare equilibrio cronologico, viene delineato un percorso non facile verso il riconoscimento delle qualità umane dei soggetti, a prescindere dallo stato e dal colore della pelle. Lo stile narrativo, chiaro, semplice, che punta sui fatti, lascia emergere in maniera trasparente e definita le tre diverse personalità delle protagoniste rilevando le insidie che venivano riservate alle donne, soprattutto se di colore. Realizzando una singolare testimonianza di conquista umana e professionale, la sceneggiatura ricrea non solo i ritmi di lavoro ma anche, e soprattutto, le continue tensioni che regnavano negli ambienti NASA. Tre donne combattive che, pur svolgendo un ruolo fondamentale all'interno dell'organizzazione, venivano considerate delle hidden figures (figure nascoste), come afferma con pertinenza il titolo originale del film, facendo forza sull'equivocità del termine figures, che tradotto dall'inglese significa anche numeri/cifre/dati.

Una possibile lettura

Il taglio narrativo di tutta la storia è quello di un'avventura vera, educativa, che punta sulla naturale attrazione della realtà. Il diritto di contare apre una pagina di cronaca americana poco conosciuta e ci introduce nella vicenda personale di tre donne in un periodo particolare nel quale la segregazione razziale e le battaglie per i diritti civili erano elementi determinanti in una società fortemente classista. Il successo dell'operazione NASA porterà alla conquista dello spazio e ridarà speranza a tutta nazione. Realizzando una coinvolgente storia di successo, il regista Ted Melfi sceglie di raccontare un doppio cammino di riscatto che vede le tre scienziate determinate a dare prova delle proprie capacità in un mondo al maschile, rivendicando nello stesso tempo i propri diritti contro il tabù donne-lavoro, Il film ci aiuta a capire che i progressi in favore delle donne, dei neri, delle persone a cui vengono negati diritti e nuove opportunità, non sono stati molti. Ma l'esempio di Katherine, Dorothy e Mary, che hanno contribuito alla conquista dello spazio nonostante tutto, possono spronare tutti noi a realizzare i nostri sogni, volando in alto oltre gli ostacolo di natura e di razza.

Titolo Originale: Hidden Figures
Genere: Drammatico
Regia: Ted Melfi
Interpreti: Taraji P. Henson (Katherine Johnson), Octavia Spencer (Dorothy Vaughn), Janelle Monae (Mary Jackson), Kevin Costner (Al Harrison), Kirsten Dunst (Vivian Michael), Jim Parsons (Paul Stafford), Mahershalalhashbaz Ali (Jim Johnson), Aldis Hodge (Levi Jackson), Glen Powell (John Glenn); Kimberly Quenn (Ruth), Oleg Krupa (Karl Zielinski), Ariana Neal (Joylette Johnson), Selah Kimbro Jones (Carolyn Marie Jackson).
Nazionalità: Statii Uniti
Distribuzione: 20th Century Fox Italia
Anno di uscita: 2017
Origine: Stati Uniti (2017)
Soggetto: Tratto da libro "Hidden Figures" di Margot Lee Shetterly
Sceneggiatura: Allison Schröder, Ted Melfi, Lori Lakin Hutcherson
Fotografia (Scope/a colori): Mandy Walker
Musica: Hans Zimmer, Pharrel Williams, Benjamin Wallfisch
Montaggio: Peter Teschner
Durata: 127'
Produzione: Donna Gigliotti, Peter Chernin, Jenno Topping, Pharrell William, Ted Melfi per Fox 2000 Pictures
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile/problematico/dibattiti
Tematiche: Donna; Famiglia; Giustizia; Lavoro; Matrimonio - coppia; Politica-Società; Razzismo; Storia
Note:
- Candidato ai Golden Globes 2017 per: Miglior Attrice non protagonista (Octavia Spencer) e Colonna Sonora.
- Candidato all'Oscar 2017 per: Miglior Film, Attrice non Protagonista (Octavia Spencer) e Sceneggiatura non Originale.

Il diritto di contare - dvd

Il diritto di contare

l film, ispirato all'omonimo libro di Margot Lee Shetterly, racconta uno spaccato sociale degli anni '50 e '60 che mostra il ruolo della donna nella società americana di quei tempi. Una storia vera.

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