Lazzaro felice

La Marchesa Alfonsina de Luna possiede una piantagione di tabacco e 54 schiavi che la coltivano senza ricevere altro in cambio che la possibilità di sopravvivere sui suoi terreni in catapecchie fatiscenti, senza nemmeno le lampadine perché a loro deve bastare la luce della luna. Alice Rohrwacher, alla sua terza regia, fa intraprendere al protagonista e alla comunità che lo circonda, un cammino particolare: come saprà risorgere questo Lazzaro per continuare a testimoniare che il bene esiste e attraversa le vicende umane?

Il Film

Il film Lazzaro Felice, vincitore ex aequo del Premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes 2018, e con tre candidature ai Nastri d'Argento, è ambientato in una coltivazione di tabacco, l'Inviolata, dove lavorano come schiavi tanti braccianti agli ordini della Marchesa Alfonsina de Luna. Per la dura fatica non ricevono nulla se non la possibilità di poter abitare in tuguri fatiscenti e senza luce. La teoria della Marchesa è che a loro deve bastare la luce della luna. Nel gruppo dei disperati contadini c'è anche Lazzaro, un giovane dal cuore semplice e puro, che svolge il suo lavoro con grande generosità. Cresciuto senza conoscere i genitori, grato di stare al mondo, il ragazzo ha sempre affrontato la vita con impegno e ottimismo. Incapace di pensare male del prossimo, Lazzaro crede negli esseri umani e concede fiducia a tutti. La sua indole profondamente buona lo fa sembrare una persona poco intelligente, di cui è facile approfittarsi. Ma Lazzaro Felice, è anche la storia dell'amicizia tra Lazzaro e Tancredi, erede nobile ma deviato dalla sua fantasia. Una forte amicizia che vive però in mezzo a inganni e bugie. Questa fratellanza è una scoperta per Lazzaro e si rafforza quando Tancredi, per noia, mette in scena il proprio rapimento facendosi aiutare dall'amico. Un legame per Lazzaro, che supererà inalterato il tempo e gli effetti travolgenti della fine di un Grande Inganno, portandolo nella città, immensa e deserta, alla ricerca dell'amico Tancredi.


Per riflettere dopo aver visto il film

Alice Rohrwacher, in questo suo ultimo film esplora percorsi tematici innovativi tra racconti tortuosi, misteri e inganni. Una modello di cinema che racchiude un fascino e una suggestione che vanno dal realismo alla favola. Tutto ha inizio in una grande piantagione di tabacco dove domina la marchesa Alfonsina de Luna, padrona dell'Inviolata, che costringe i suoi contadini a vivere in un sistema produttivo di autosostentamento, generando tutto quello che occorre alla loro misera esistenza. La presenza di Lazzaro, dal fascino antico, dal cuore trasparente e selvatico, la cui bontà è abusata da tutti, rappresenta un faro che risplende nella notte di un mondo chiuso in sé stesso. Su tutto domina la schiavitù ma anche l'unità. Nessuno può pensare di andare a vivere altrove senza penalizzare il resto del gruppo. La loro esistenza è una prigione predestinata dove si alternano cicli e mansioni sempre uguali. Arriva però un momento in cui l'equilibrio dell'antico mondo rurale si spezza e i contadini abbandonano la campagna per la città. Ma non basta abbandonare il passato per trovare una vita migliore, il male è sempre in agguato.


Una possibile lettura

Lazzaro felice è una riflessione intensa e singolare sulla società, che arriva a sfiorare una visione soprannaturale della vita partendo della privazione e dello sfruttamento. Va riconosciuta alla regista Alice Rohrwacher l'abilità di unire senza esagerazioni il fascino del mondo spirituale alla descrizione realista dell'esistenza contadina che apre una finestra sull'animo umano. Due metafore sull'uomo e sulla sua incapacità di vivere senza soggiogare il proprio simile, senza discriminare e annientare il più debole. Nella narrazione tutto scorre lentamente, descrivendo una realtà dove il male e il bene filtrano dagli sguardi e dai muti silenzi. Lazzaro ci dimostra che l'amore gratuito esiste e attraversa la vita dell'uomo con una forza travolgente e perforante. La sua esistenza che emana pietà, saggezza e rettitudine, ha una forte valenza religiosa e rappresenta l'icona del servizio a favore degli altri. Una vittima sacrificale che accoglie su di sé il male del mondo e lo porta verso una conversione collettiva facendosi ponte tra sfruttati e sfruttatori. Come spettatori alla fine restiamo con un interrogativo profondo: nel cuore umano c'è ancora posto per la bontà?

Titolo originale: Lazzaro Felice
Genere: Drammatico
Regia: Alice Rohrwacher
Interpreti: Adriano Tardiolo (Lazzaro), Alba Rohrwacher (Antonia adulta), Luca Chikovani (Tancredi giovane), Agnese Graziani (Antonia giovane), Sergi Lopez (Ultimo), Tommaso Ragno (Tancredi adulto), Natalino Balasso (Nicola), Nicoletta Braschi (Marchesa Alfonsina De Luna), Pasqualina Scuncia (la suora), Carlo 'Carletto' Tarmati (Carletto), Elisabetta Rocchetti (Teresa adulta)
Nazionalità: Francia, Germania, Italia, Svizzera
Distribuzione: 01 Distribution
Anno di uscita: 2018
Soggetto e Sceneggiatura: Alice Rorhwacher)
Fotografia: (Panoramica/a col.): Hélène Louvart
Musica: Piero Crucitti (consulenza musicale)
Montaggio: Nelly Quettier
Durata: 125'
Produzione: Rai Cinema, Ad Vitam Production, Amka Films Productions
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Problematico, Raccomandabile, dibattiti ***
Tematiche: Ecologia, Giovani, Lavoro, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Tematiche religiose
Note:
- Premio per la Migliore Sceneggiatura (Ex Aequo con Three Faces di Jafar Panahi) al 71. Festival di Cannes (2018).
- Candidato ai Nastri D'argento 2018 per: Miglior Film, Attrice non Protagonista (Nicoletta Braschi), Scenografia.
- Opera Realizzata con il supporto di Eurimages, Ufficio Federale della Cultura (Dfi), Svizzera e Medienboard Berlin Brandenburg. Con la Partecipazione di Aide Aux Cinémas du Monde Centre National du Cinéma et de l'Image Animée. Con il sostegno della Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo.
- Riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale Cinema. Coproduzione con Rsi Radiotelevisione Svizzera, Arte France Cinéma, In associazione con Arte Zdf e con la partecipazione di Arte France.

Lazzaro felice - dvd

Lazzaro felice

L'opera terza di Alice Rohrwacher conferma il talento della regista fiesolana, che torna a ragionare sul mondo rurale lavorando in modo ancora più estremo e diretto arrivando a sfiorare il sovrannaturale. Un racconto morale sulla coscienza dell'umanità.

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