Lunana. Il villaggio alla fine del mondo

Scheda film

Un viaggio tra due mondi all'interno della stessa nazione compiuto da un giovane maestro che parte per insegnare, di malavoglia, e finisce con l'apprendere un possibile e inaspettato modo diverso di vivere.

Il Film

Il giovane insegnante Ugyen, che vive a Thimphu, capitale del Bhutan moderno, un paese ai confini tra Cina e India, coltiva da sempre il sogno di trasferirsi in Australia per diventare cantante. Preso da questa passione, perde interesse per il suo lavoro di educatore. Per punirlo, i suoi superiori lo trasferiscono per qualche mese a Lunana, sperduto villaggio himalaiano a 4800 metri di altezza, dove abitano poco più di cinquanta persone. La scuola è la più remota del mondo. Dopo un faticoso cammino di 8 giorni, Ugyen si ritrova solo, esiliato dai suoi amici, dalle sue comodità, senza servizi, elettricità, libri e nemmeno una lavagna. Non gli manca però il caloroso benvenuto degli abitanti del posto che accolgono con gioia il nuovo insegnante. Inizia così il suo arduo compito di istruire i bambini senza neanche uno strumento didattico. Tramite il loro impegno riconoscerà che i maestri possono aprire le menti al futuro. Scoprirà la forza serena degli abitanti del villaggio, ricchi di una eccezionale capacità spirituale che li porta ad affrontare con spirito di abnegazione le avversità della vita. Quando Ugyen decide di tornare in città, l’affetto dei bambini, che lo vedono come una figura fondamentale per la realizzazione del loro futuro, e l’eccezionale energia positiva degli abitanti del villaggio, lo condurranno a riconoscere la validità di una società tanto lontana ma tanto umana.

Per riflettere dopo aver visto il film

Lunana. Il villaggio alla fine del mondo, scritto e diretto dall’esordiente Pawo Choyning Dorji, mette in luce la vita di Ugyen, giovane maestro con un contratto governativo, demotivato e deciso a trasferirsi in Australia per intraprendere la carriera di cantante. Quando viene inviato nello sperduto villaggio di Lunana, Ugyen parte con l’idea di fare una breve permanenza e poi tornarsene a casa. All’arrivo però è immerso nel benvenuto rispettoso e riverente degli abitanti, consapevoli che solo la scuola può migliore il futuro dei loro bambini e di tutta la popolazione. La scuola è fredda e povera, ma a riscaldare l’ambiente e il cuore dell’insegnante c’è il sorriso luminoso dei bambini, la loro ammirazione, il loro interesse, il desiderio di imparare. Tutto questo lo porta a rivedere comportamenti e decisioni.
Interessante questa storia ricca di situazioni imprevedibili che ci fanno conoscere una cultura e un territorio inesplorato. Lunana è un paesino di montagna che esiste realmente e i suoi abitanti hanno partecipato direttamente alla lavorazione del film. Nello scorrere semplice e trasparente della narrazione si scopre l’accoglienza autentica di chi riesce a spartire con l’altro il poco che possiede. Il film ci apre una finestra sui mutamenti in atto nel Bhutan. Da pochi anni è arrivata la televisione, in un periodo più recentemente internet e i cellulari, unendo così i giovani del Paese al resto del mondo. Il racconto aiuta gli spettatori a prendere coscienza di un modo di vivere imprevedibile e li proietta in un mondo sconosciuto.

Una possibile lettura

Lunana - Il villaggio alla fine del mondo rappresenta con delicatezza il legame tra insegnanti e allievi. Il tema principale del racconto cinematografico è il valore della scuola, dell’istruzione non solo come occasione per costruire una vita migliore, ma anche per rendere il presente un tempo ricco e appagante. Per il giovane Ugyen il primo impatto con una cultura così primitiva è sconcertante. Con il giovane insegnante anche noi ci chiediamo: come si può continuare a vivere in una terra isolata, senza elettricità e internet, tra pastori di yak e contadini? Dalle parole che sono circolate per la presentazione del film apprendiamo che «Il Bhutan è famoso per aver elaborato l’indice di Felicità nazionale lorda, che si misura con una serie di indicatori che attengono alla vita sociale: l’uso del tempo, il benessere psicologico, la cultura, la salute, l’istruzione. Anche la partecipazione alla vita della comunità e le relazioni sociali sono un fattore importante nella determinazione del benessere degli individui». Questo popolo è una scuola di vita anche per noi. Tramite loro conosciamo il fascino dell’educazione nello sguardo gioioso dei bambini, mentre gli abitanti dello sperduto villaggio rivelano i loro veri valori: principalmente la devozione per gli anziani e i bambini, il rispetto per il territorio e per i propri simili. Con impegno il regista esplora l’affinità tra ambiente e individuo e, nello stesso tempo, traccia con autenticità il percorso della crescita e del cammino che bisogna percorrere per arrivare alla vera maturità.

Titolo Originale: Lunana: A Yak In The Classroom
Genere: Drammatico
Regia: Pawo Choyning Dorji
Interpreti: Sherab Dorji (Ugyen), Ugyen Norbu Lhendup (Michen), Keldem Lhamo Gurung (Saldon), Pem Zam (Pem Zam)
Nazionalità: Buthan
Distribuzione: Officine UBU
Anno di uscita: 2022
Soggetto e Sceneggiatura: Pawo Choyning Dorji, Stephanie Lai, Stevn Xiang, Jia Hongling
Fotografia: Jigme Tenzin
Musica: Duu-Chih Tu
Montaggio: Ku Hsiao-Yun
Durata: 109'
Produzione: Pawo Choyning Dorji, Stephanie Lai, Stevn Xiang, Jia Hongling
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, poetico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Animali, Bambini, Ecologia, Educazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Musica, Scuola, Solidarietà
Note:
- Candidato agli Oscar 2022 per Miglior Film Straniero
- Prima candidatura agli Oscar per il Bhutan


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