Non sposate le mie figlie

Un'allegra commedia con due genitori alle prese con i generi di ben quattro figlie: uno è cinese, il secondo arabo, il terzo è ebreo e l'ultimo... rappresenta un'ulteriore sorpresa e una ulteriore sfida all'accoglienza del diverso.

Il Film

Claude e Marie Verneuil sono una tranquilla coppia cattolica e gollista che vive in una cittadina della provincia francese. Dalla loro unione sono nate quattro figlie che hanno cercato di educare nel rispetto delle diversità e dell'integrazione. Per dimostrare l'apertura verso l'altro accolgono, anche se con fatica, i mariti delle prime tre figlie: un musulmano, un ebreo e un cinese. Il loro desiderio, resta però quello è di avere in famiglia un matrimonio celebrato in chiesa. Le speranze sono nelle mani di Isabelle, la più giovane delle quattro, che un giorno finalmente comunica di avere un fidanzato di religione cattolica. La ragazza però non rivela subito che Charles, il futuro marito, è un africano di origini ivoriane. La scoperta della realtà, come una goccia che fa traboccare il vaso, sconvolge tutta la famiglia. Alla vigilia del matrimonio l'arrivo dei genitori dello sposo peggiora la situazione tra malintesi, pregiudizi e disaccordi. Soprattutto l'ostilità del padre di Charles, ex militare che ha dovuto subire la sottomissione europea dell'Africa, crea non pochi conflitti. Ma, nonostante i litigi, l'amore trionfa trasformando i sentimenti di intolleranza in amicizia e solidarietà.
 

Per riflettere dopo aver visto il film

Non sposate le mie figlie, presenta l'incontro/scontro tra culture diverse e contemporaneamente i valori racchiusi in una società multietnica. Tutto è raccontato con ritmo vivace e una sceneggiatura brillante e originale che ha la qualità, ironizzando, di far pensare. Le situazioni prevedibili ma divertenti sono narrate con il classico humour francese, raffinato e per nulla ripetitivo. Claude è il tipico esemplare di cittadino, tradizionalista e moderato, incline per sua natura all'accoglienza dell'altro. Le sue battute divertenti, e arroganti allo stesso tempo, coinvolgono lo spettatore in una sorta di girandola delle contraddizioni. Una fiaba dei nostri giorni che, come ogni fiaba, si chiude aprendo il cuore alla speranza di un mondo migliore in cui tutti possono vivere felici e contenti.
 

Una possibile lettura

Non sposate le mie figlie tra differenze e razzismo, tra pregiudizi e globalizzazione, dipinge con guizzi di comicità le tensioni e i contrasti che scuotono la nostra società. Il regista Philippe De Chauveron, attraverso questa commedia corale sul confronto etnico, affronta con briosità e disinvoltura alcuni temi di grande attualità: il matrimonio misto, l'immigrazione, la diversità, il razzismo, l'intolleranza nei confronti di chi è diverso per colore, cultura o religione. I personaggi, pur rafforzando l'idea che siamo tutti un po' insofferenti verso l'altro, sono aperti all'accoglienza e all'alterità dimostrando che l'integrazione diventa una conquista nel momento in cui si supera il pregiudizio e si continua a credere nell'unione multiculturale e religiosa. Dopo la visione del film, l'insegnamento più forte che ci resta è che in fondo sono le diversità a renderci simili e che vivere insieme e in pace è ancora possibile.

 

Titolo Originale: Qu'est-ce qu'on a fait au Bon Dieu ?
Genere: Commedia
Regia: Philippe De Chauveron
Interpreti: Christian Clavier (Claude Verneuil), Chantal Lauby (Marie Verneuil), Ary Abittan (David Benichoul), Medi Sadoun (Rachid Benassem), Frédéric Chao (Chao Ling), Noom Diawara (Charles Koffi), Frédérique Bel (Isabelle Verneuil), Julia Piaton (Odile Verneuil), Emilie Caen (Ségolène Verneuil), Elodie Fontan (Laure Verneuil), Pascal Nzonzi (André Koffi), Salimata Kamate (Madeleine Koffi)
Nazionalità: Francia
Distribuzione: 01 Distribution
Anno di uscita: 2015
Origine: Francia (2014)
Soggetto e Sceneggiatura: Philippe De Chauveron, Guy Laurent
Fotografia (Panoramica/a colori): Vincent Mathias
Musica: Marc Chouarain
Montaggio: Sandro Lavezzi
Durata: 97' '
Produzione: Romain Rojtman per UGC
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile/brillante
Tematiche: Famiglia - genitori figli; Matrimonio - coppia; Politica-Società; Rapporto tra culture; Razzismo
Note: Realizzato in associazione con: Sofica Ugc 1, Banque Postale Image 7; con la partecipazioni di: Canal +, Cine +, Tf1, Tmc.


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