Il Film

Sull'inspiegabile fatto iniziano a circolare strane voci. A Clavio e al suo aiutante Lucio, Ponzio Pilato affida l'incarico di accertarsi che i suoi proseliti non portino via il corpo del Maestro. Prima di morire sulla croce Gesù aveva preannunciato la sua resurrezione entro tre giorni. Una rivolta a Gerusalemme in nome del Messia risorto potrebbe avere gravi conseguenze anche perché è in arrivo l'Imperatore di Roma. Clavio, per scongiurare il pericolo, predispone un turno di guardia davanti al sepolcro. Ma al mattino il corpo di Yeshua (nome ebraico di Gesù) è sparito. Dopo aver verificato personalmente la pietra rotolata e il sepolcro vuoto, Clavio si impegna a far piena luce sulla strana scomparsa mettendosi alla ricerca del corpo perduto. Vuole scoprire ciò che è veramente accaduto e screditare così le voci del Messia risorto. Durante le indagini finalizzate a scoprire i presunti raggiri che stanno alla base del misterioso evento, ha inizio per lui un cambiamento particolare innescato dal mistero inspiegabile a cui assiste in prima persona.

Per riflettere dopo aver visto il film

Il film si snoda attraverso un percorso che utilizza la suspense, la tensione e l'eccitazione come elementi principali della trama. I fatti narrati sono noti ma è inedita la prospettiva e l'approccio con cui vengono analizzati. La crocifissione di Gesù insieme ai due ladroni è collocata all'inizio del film con una trasposizione semplice e profonda fatta di immagini e ricostruzioni profonde. Da subito conosciamo il non credente tribuno romano Clavio designato a far luce sulla sparizione misteriosa del corpo di colui che la fede ci porta a chiamare Messia. Il regista dice: «Si ha l'opportunità di immedesimarsi in Clavio, un tribuno scettico, confuso dall'eccezionalità dei fatti che accadevano in Giudea. Non si mette alla ricerca del corpo di Cristo per proseguire una missione politica o religiosa: il suo compito è eseguire degli ordini». Per cogliere la visione originale utilizzata da Kevin Reynolds è utile ascoltare ancora una volta le sue parole: «Volevamo fare qualcosa di completamente diverso, perciò per Risorto ho valutato l'idea di un romanzo a tratti poliziesco; volevamo ottenere un film epico su larga scala, ma narrato secondo il punto di vista di un singolo personaggio».

Una possibile lettura

Per il regista, raccontare i momenti della crocifissione e della resurrezione di Gesù, ha significato confrontarsi con l'evento che ha trasformato la storia dell'umanità. Una percorso insolito nell'esposizione biblica della storia, una forma narrativa audace ma affascinante filtrata con lo sguardo di un non credente. Ripercorrendo l'indagine di Clavio, Risorto si trasforma in un cammino di ricerca spirituale per il protagonista: «Cosa stai cercando Clavio? Certezze, pace, un giorno senza morte?» gli dirà Gesù e ancora Maria Maddalena «Stai cercando la cosa sbagliata». Il fulcro di tutta la storia non è quindi Gesù e la sua resurrezione ma gli interrogativi e i dubbi che quell'avvenimento misterioso provocano in Clavio. È questo il principio su cui poggia tutto il film. Per noi spettatori si schiude un modo singolare di vedere la Crocifissione, la Resurrezione e l'Ascensione attraverso gli occhi di chi non crede. Una visione imprevedibile e dubbiosa che, nel momento in cui Gesù si ritrova con i suoi discepoli, recupera tutta la complessità dolorosa della storia.