Il Film

The Post, ispirandosi a fatti realmente accaduti, rilegge una delle pagine più significative della storia del giornalismo americano del XX secolo, ambientato nel 1971, quando The Washington Post, uno dei più grandi giornali statunitensi, decide di pubblicare i cosiddetti Pentagon Papers, documenti segreti sulla guerra nel Vietnam. Alla guida del giornale si trova Katharine Graham, prima donna a ricoprire questo ruolo in una società dove i vertici del potere sono normalmente in mano agli uomini. A fianco di lei lavora come direttore del giornale Ben Bradlee, inflessibile e tenace, che non si lascia intimorire da niente e da nessuno. Nonostante le loro diversità di carattere e di vedute, sfidano le minacce e i poteri forti della politica pur di dare la notizia e divulgare i rapporti segreti sulle operazioni ambigue e spregiudicate del Governo americano durante la guerra del Vietnam. L'inchiesta che mettono in atto e il coraggio di cui entrambi sono dotati, procureranno il primo grande sconvolgimento nella storia del giornalismo e faranno conoscere a tutto il mondo i comportamenti corrotti e ambigui del loro Paese.

Per riflettere dopo aver visto il film

The Post è la rievocazione di un episodio molto triste della politica americana che analizza con verità e rigore gli anfratti drammatici degli eventi e la personalità degli individui implicati. Con questa scelta narrativa che corre in maniera puntuale e incalzante, vengono delineati i personaggi di Katharine Graham e Ben Bradlee, chiamati a fare scelte coraggiose per il loro giornale e per il bene del Paese. La denuncia rivelata dal The Washington Post riguarda la presenza dei soldati americani in Vietnam che si trovavano a vivere un conflitto dissennato e senza scampo. Una realtà certificata dall'analisi militare di Daniel Ellsberg, consegnata al segretario della Difesa Robert McNamara. Ma i dati resi noti all'opinione pubblica sono falsificati e non rispecchiano la verità sulla vita dei soldati e le sorti della guerra. Per non essere responsabile col suo silenzio dei drammi della popolazione vietnamita e delle morti di soldati statunitensi, Ellsberg decide di svelare al mondo i veri documenti. Avendo accesso al materiale riservato, copia le pagine del materiale top secret e le consegna prima al New York Times e poi al The Washington Post. Katharine Graham, dopo l'iniziale indecisione, sceglie di esporsi divulgando le informazioni ricevute scatenando indignazioni, scandali, e consensi.

Una possibile lettura

The Post è un dramma sociale che, svolgendosi nelle più alte sfere della politica americana tra misteri e confessioni, racconta non solo un fatto legato al passato ma una realtà che si ripete anche nella società di oggi. Il centro di tutta la storia è la lotta contro il potere e la corruzione che afferma la libertà di informazione e di stampa. La scelta morale e l'etica professionale si alternano in un potente gioco delle parti. Katharine Graham e Ben Bradlee, convinti che la guerra in Vietnam sia stata una sciagura per gli Stati Uniti, non temono di mettere in gioco la loro professione e la loro stessa libertà pur di rivelare ciò che quattro Presidenti americani hanno occultato e taciuto per anni. Pubblicare i documenti a lungo nascosti diventa per loro una scelta etica che li porta a non abbassarsi alle logiche dei potenti corrotti. Il film ci conduce nel mondo del vero giornalismo, quello che ricerca la verità affermando su tutto il primato della buona notizia. Seguendo questa storia siamo portati ad una considerazione assoluta su un problema vitale per la società: il giornalismo e tutta l'informazione sono credibili solo se indipendenti e liberi. Il regista Steven Spielberg ci presenta a questo riguardo il volto della vera comunicazione, quella che nasce dalla ricerca della verità e dal rispetto dell'uomo. Nella Bibbia troviamo come sempre la strada da percorrere e le parole di saggezza: «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32).