Vittoria e Abdul

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Quale rapporto può esserci tra un umile impiegato indiano e la grande regina Vittoria? Eppure, nonostante i tentativi di cancellarne la memoria, l'amicizia storica tra due peronaggi così diversi viene riscoperta e narrata, perchè le profondità del cuore umano superano le barriere delle convenzioni sociali.

Il Film

Il film Vittoria e Abdul è tratto dal libro omonimo della scrittrice indiana Shrabani Basu che, attraverso il ritrovamento di vecchi diari, porta alla luce fatti del passato della corona inglese che nessuno conosceva o ricordava. La storia narra le vicende che hanno condotto un indiano alla corte inglese dal 1887 al 1901. In occasione del Giubileo d'oro del proprio Regno, la Regina Vittoria riunisce molti sudditi in rappresentanza dei vari paesi dell'impero britannico. Dall'India, per consegnare una moneta particolare come omaggio dell'impero indiano, viene inviato Abdul Karim, un umile impiegato della prigione di Agra. Quando il giovane scrivano arriva insieme ad un compagno, conquista subito la fiducia dell'anziana sovrana entrando eccezionalmente nelle sue grazie. Tra i due nasce un rapporto devoto e saldo che preoccupa non poco la famiglia reale e il personale di corte. Ma niente riesce a rompere questo legame. Abdul diventerà prima servitore, poi segretario personale e infine Munshi, maestro spirituale della regina e imperatrice. Tutto finisce con la morte di Vittoria, quando il fido collaboratore viene rimpatriato in India insieme alla sua famiglia e il nuovo re, Edoardo VII, ordinerà di distruggere la loro corrispondenza e ogni testimonianza di quella relazione.

Per riflettere dopo aver visto il film

Vittoria e Abdul fa parte di quel cinema inglese di qualità che ricostruisce il passato attraverso una visione reale e moderna. Una storia vera portata sullo schermo dal regista Stephen Frears che rievoca una vicenda appassionante e ignota, quella del legame tra la Regina Vittoria e il suo Munshi, di cui tutte le tracce vennero eliminate dalla famiglia reale dopo la morte della sovrana. La sceneggiatura trae spunto dalle scoperte fatte nella residenza reale dell'isola di Wight, dove vengono ritrovate testimonianze di questo singolare rapporto. Una amicizia fuori dall'ordinario descritta in modo seducente e ironico, che dissacra le consuetudini e l'ideale collettivo legati alla corte inglese. L'anziana sovrana resta affascinata da Abdul, dai suoi modi gentili e riverenti. La sua presenza a corte, tanto imprevista quanto avvincente, la conquista e la porta a desiderare di conoscere da vicino l'India, le sue usanze, le sue culture e la sua lingua. Tutto viene narrato tra ossequi, confidenze, storielle e rivalse, che tagliano fuori l'impero con le sue usanze, isolando i due protagonisti nel loro mondo ovattato.

Una possibile lettura

In una cornice cinematografica impeccabile ci viene delineato il ritratto della Regina Vittoria, una donna, prima ancora che sovrana dell'impero più potente del mondo di fine Ottocento. Abdul Karim, personaggio misterioso e enigmatico, entra in sintonia con l'anziana imperatrice, sola, affamata di cibo, sapere e affetto. Tra i due nasce un'alleanza incomprensibile che nessuno riesce a spezzare. Attraverso questa amicizia, la regina inizia a guardare con occhi diversi la realtà che la circonda riscattando la sua libertà. Una fragilità e umanità, quella di Vittoria, che la spinge verso il giovane indiano sfidando le tradizioni del tempo e del suo rango. Una via di fuga e un'opportunità per conoscere una persona, al di fuori dei severi formalismi di corte, che colma il suo bisogno di affetto ma anche il desiderio di scoprire una cultura della quale non conosce praticamente nulla. Il loro incontro segna per la regina anche la scoperta di un paese del suo impero che non riuscì mai a visitare. Un altro motivo per cui la presenza di Abdul a corte crea tanto clamore, è il suo essere musulmano. Il regista presenta la morte della regina Vittoria come un momento sereno e felice della sovrana, raccomandata ad Allah dal suo amico fedele. La conclusione che si può trarre alla fine del film è che l'amore e l'amicizia superano le diversità religiose e culturali unendo le persone come i fili della trama in un tappeto.

Titolo Originale:Victoria & Abdul
Genere: Commedia
Regia: Stephen Frears
Interpreti: Judi Dench (Regina Vittoria), Ali Fazal (Abdul Karim), Eddie Izzard (Bertie, Principe del Galles), Adeel Akhtar (Mohammed), Tim Pigott Smith (Sir Henry Ponsonby), Olivia Williams (Lady Churchill), Fenella Woolgar (Miss Phipps), Paul Higgins (dott. Reid), Simon Callow (sig. Puccini), Michael Gambon (Lord Salisbury), Sukh Ojla (sig.ra Karim).
Nazionalità: Stati Uniti, Gran Bretagna
Distribuzione: Universal Pictures International Italia
Anno di uscita: 2017
Origine: Stati Uniti/Gran Bretagna (2017)
Soggetto: tratto dal libro Vittoria e Abdul. La vera storia del consulente più vicino alla Regina
Sceneggiatura: Lee Hall
Fotografia (Scope/a col.): Danny Cohen
Musica: Thomas Newman
Montaggio: Melanie Ann Oliver
Durata: 110'
Produzione: Tim Bevan, Eric Fellner, Beeban Kidron, Tracey Seaward
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile/problematico
Tematiche: Amicizia; Anziani; Politica-Società; Rapporto tra culture; Storia;
Note:
- Fuori Concorso alla 74^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2017).
- Judi Dench è stata candidata al Golden Globe 2018 come Miglior Attrice.
- Candidato all'Oscar 2018 per: Migliori Costumi, Trucco e Acconciature (Daniel Phillips e Lou
Sheppard).

Vittoria e Abdul - dvd

Vittoria e Abdul

Il film è tratto dal libro omonimo della scrittrice indiana Shrabani Basu. La storia, basandosi sul ritrovamento di vecchi diari, porta alla luce fatti del passato della corona inglese e narra le vicende che hanno condotto un indiano alla corte inglese dal 1887 al 1901.

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