Giovani e... vita nuova

I giovani affrontano la vita con passione, entusiasmo, voglia del nuovo, e la spinta verso una "vita nuova" sembra appartenergli. Se la Pasqua, verso la quale camminiamo, è la solennità della vita nuova in Cristo, si potrebbe dire, in altri termini, che è la festa dei giovani.

Quando parlo di "vita nuova", certamente pensiamo a due modi di vivere (il "prima" e il "dopo") che consideriamo come alternativi oppure oppositivi. Per il cristiano l'espressione "vita nuova" indica l'esperienza della conversione, in particolare battesimale. Chissà quanti giovani sognano una vita nuova che spesso, nel proprio immaginario, coincide con una vita diversa da quella che vivono nell'ordinario! Spesso si desidera un inizio radicalmente nuovo in cui si vorrebbe spazzare via le cose che non vanno come vorremmo - dolori, ferite, fallimenti, delusioni - per ricominciare e cambiare quello che non ci piace. È naturale sperare che la vita "ci giri" nel verso giusto, che l'altro diventi diverso, soddisfi i nostri bisogni, che le difficoltà economiche non ci appartengano, che la sofferenza non ci visiti. Ma è proprio questa la vita nuova? Qual è la sorgente da cui proviene una vita nuova e piena?

Anzitutto vivere una vita nuova non significa vivere una vita senza sofferenze, fatiche, perché questa non è vita umana. La vita nuova non è una cosa riservata a pochi eletti, non è un'astrazione virtuale, ma è incontrare qualcuno che ti cambia la vita nel profondo, che dona un senso a quanto sembra non averlo, è sentirlo vivo e vivente, presente nei fatti concreti della nostra storia.
Per il cristiano questo Qualcuno ha un nome: Gesù Cristo, il Vivente.

È proprio vero, come è stato scritto, che nessuno può tornare indietro ed iniziare una nuova vita, ma ognuno di noi può iniziare una vita nuova oggi. La vita nuova è consegnata alla nostra libertà che ci offre la possibilità di cambiare, di ricominciare da capo, di riprovarci con la certezza di non essere mai soli, di sentirsi parte di Qualcuno che ha donato la sua vita per tutti.

E concludo con l'appello appassionato che Papa Francesco rivolge ai giovani nell'Esortazione Apostolica Postsinodale Christus vivit (n. 143), pubblicata nei giorni scorsi:

«Giovani, non rinunciate al meglio della vostra giovinezza, non osservate la vita dal balcone. Non confondete la felicità con un divano e non passate tutta la vostra vita davanti a uno schermo. Non riducetevi nemmeno al triste spettacolo di un veicolo abbandonato. Non siate auto parcheggiate, lasciate piuttosto sbocciare i sogni e prendete decisioni. Rischiate, anche se sbaglierete.
Non sopravvivete con l'anima anestetizzata e non guardate il mondo come se foste turisti. Fatevi sentire! Scacciate le paure che vi paralizzano,
per non diventare giovani mummificati. Vivete! Datevi al meglio della vita! Aprite le porte della gabbia e volate via!
Per favore, non andate in pensione prima del tempo».

Se ciò diventerà esperienza, allora sarà... vita nuova. Buona Pasqua!


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