La paga e la persona

XXV Domenica del Tempo Ordinario - Anno A

Incrociare le nostre vie con i sentieri di Dio.

«I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie», proclama solennemente Dio per bocca del profeta Isaia. Non facciamo nessuna fatica a credergli, perché verifichiamo continuamente questa lontananza e questo contrasto nella nostra esperienza, non di rado in maniera così forte da mettere in seria difficoltà la nostra fede, quando constatiamo che Dio non cambia i suoi pensieri e le sue vie nemmeno se invocato con preghiere accorate e insistenti.
«Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri», continua a rivelare il profeta. Una differenza abissale! Ma è necessario accettarla, perché la fede comincia proprio dall’accogliere questa distanza, e dal viverla non per sottomissione, ma con amore, e con la fiducia che, nonostante le apparenze, i suoi pensieri e le sue vie sono il nostro bene e la nostra verità.
Per non lasciarci spaventare da questo impegno così arduo, Gesù con il suo insegnamento ha messo in evidenza l’inadeguatezza e la superficialità dei nostri criteri di giudizio. Esemplare è la parabola degli operai della vigna.

La paga o la persona?

Se valutiamo ciò che accade nella parabola, mettendo al centro la “paga”, uguale sia per quelli che hanno «sopportato il peso della giornata e del caldo», che per quelli delle cinque del pomeriggio, secondo i nostri pensieri e le nostre vie siamo chiaramente di fronte a una ingiustizia. Se invece partiamo dalle “persone”, i pensieri di Dio si rivelano giusti ed equi. Chi saranno state quelle persone che fino al pomeriggio se ne stavano senza fare niente, perché nessuno le aveva prese a giornata? Sicuramente non i più sani, non i più robusti, non i più raccomandati, ma i malandati, i deboli, gli anziani… quelli che non offrivano la garanzia di un lavoro veloce e redditizio. Purtroppo è ciò che accade anche oggi con il caporalato che controlla la raccolta dei pomodori, delle arance, e di tutti gli altri lavori agricoli da fare con le braccia. Domandiamoci allora: è giusto schierarsi con quelli che «mormoravano contro il padrone», oppure stare dalla parte del padrone e lodarlo per la sua decisione e la sua bontà? La risposta non è difficile. Se con umiltà e fiducia guardiamo la realtà con gli occhi di Dio, scopriamo che i suoi pensieri e le sue strade, così diversi dai nostri e così difficili, creano il bene, mentre i nostri pensieri e le nostre strade conducono all’ingiustizia, all’incomprensione, allo “scarto” – direbbe papa Francesco - di quelli che non hanno la forza per iniziare all’alba. Unirsi ai contestatori sarebbe come volere impedire a Dio di essere buono. Come se potesse non esserlo!!?

Pensieri buoni, vita buona

I pensieri e le vie di Dio sono un bene non soltanto spirituale e individuale, ma anche sociale. Non si può costruire la società facendo copia e incolla con le norme del Vangelo - ogni volta che ci si è provato è stato un disastro -, però è possibile sospingerla con esse verso l’equità e la giustizia, come grandi uomini e grande donne sono riusciti a dimostrare. I frati francescani, nel XV secolo inventarono il Monte dei Pegni; San Giovanni Bosco realizzò il primo contratto per gli apprendisti; il medico San Giuseppe Moscati non chiedeva mai la parcella ai poveri… la lista può essere lunga quanto si vuole. E non soltanto di cristiani di altri tempi. Non dimentichiamo i medici di famiglia che durante il Covid andavano a visitare i pazienti anziani a casa, né i tantissimi volontari che si prendono cura di quelli che la società abbandona.

Pensieri e vie incoraggianti

Al termine della parabola, Gesù commenta: «Gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi». La sua conclusione dà coraggio, perché ci assicura che quello che conta davanti a Dio non è l’orario, ma fare tutto quello che possiamo fare, anche se poco, o pochissimo, qualche volta niente, non per starcene oziosi, ma perché più quello non è nelle nostre possibilità.


Condividi

la-paga-e-la-persona.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA