"Paulus" da Damasco fino a noi

Paolo di Tarso, il discepolo che non conobbe personalmente Gesù ma che più di tutti contribuì a diffondere il suo Vangelo e a estendere la fede cristiana oltre i confini dell'ambiente ebraico, è il protagonista di "Paulus", spettacolo teatrale e musicale.

Un prigioniero di nome Paolo

In "Paulus", l'apostolo delle genti è una figura continuamente evocata: in scena compare fisicamente solo durante dei suggestivi flash-back musicali. Alle otto canzoni, cui si aggiunge un brano strumentale a supporto di una lettura, è affidata infatti la funzione storico-narrativa dello spettacolo, incentrata sugli episodi più significativi della sua grande avventura umana e spirituale. Le canzoni ripercorrono così la vita di San Paolo, dalla famosa conversione sulla strada di Damasco fino all'ultimo processo a Roma, quello che decreterà la sua condanna a morte.

Un tuffo nella Roma imperiale

L'azione scenica all'interno della quale si snoda tutto il racconto è collocata in un angolo della Roma imperiale di Nerone, davanti alla casa-prigione dell'apostolo, dove transitano guardie, centurioni e venditori. Claudio e sua figlia Cecilia, Tullio, Patras, Eleuteria, sono personaggi popolari, alcuni simpatici e bonari, altri loschi e intriganti, che con la loro curiosità suscitano dapprima una cronaca, da parte del giovane servitore Luca, delle vicende di quell'illustre prigioniero in attesa di processo, e poi una partecipazione commossa alla sua ingiusta condanna.
Qui assistiamo anche ad atteggiamenti e discorsi che ci ricordano molto quelli della società attuale:

Predichiamo che siamo tutti uguali,
ma con la gente vera facciamo distinzioni.
Abbiamo pregiudizi, antichi preconcetti,
ma poi ci scandalizza la discriminazione.

Non più libero o schiavo, né greco o giudeo:
tutti noi siamo uno in Cristo Gesù.

Facciamo bei discorsi su chi da noi è diverso,
ma poi ci rifiutiamo di stringergli la mano.
E siamo pronti a usare anche la religione
per puntellare i muri di odio e divisione.

(dal brano "Non più libero o schiavo")

Una storia da mettere in scena

"Paulus" è una proposta adatta a tutti i gruppi teatrali, in particolare quelli che fanno attività nelle parrocchie dedicate a san Paolo. L'autore, Fabio Baggio, sacerdote scalabriniano, è sempre attento non solo agli aspetti storici e religiosi, ma anche sociali e questo conferisce all'opera un carattere di profonda umanità e attualità, oltre che spiritualità.
Sarà sicuramente un'occasione per scoprire o riscoprire insieme questa fondamentale figura della Chiesa: «Il tuo messaggio non si è fermato: / oggi viaggia con noi, / soffio dello Spirito di Dio».

SCHEDA TECNICA
Paulus

paoline baggio paulus pscTitolo: Paulus
Sottotitolo: /
Autore: Fabio Baggio (copione, testi e musiche delle canzoni)
Genere: Spettacolo musicale
Atti: Unico
Destinatari: Giovani

Personaggi/attori: Il copione prevede otto personaggi (di cui due femminili), più un numero variabile di comparse, coristi, ballerini.

Canzoni: 1. Capitale del mondo – 2. Sono cieco – 3. Il messaggero – 4. Non più libero o schiavo – 5. Croce e follia – 6. Il saluto – 7. Abbandonato – 8. L'addio (strumentale) – 9. Per le vie del mondo

Trama: Un angolo della Roma imperiale di Nerone, davanti alla casa sorvegliata di un prigioniero di nome Paolo. Claudio e sua figlia Cecilia, Tullio, Patras, Eleuteria, sono personaggi popolari, alcuni simpatici e bonari, altri loschi e intriganti, che con la loro curiosità dapprima sollecitano il giovane servitore Luca a raccontare le vicende di quell'illustre prigioniero in attesa di processo, e poi partecipano commossi alla sua ingiusta condanna. Così si ripercorre la vita di San Paolo, dalla famosa conversione sulla strada di Damasco fino all'ultimo processo a Roma, quello che decreterà la sua condanna a morte.

Tematiche: La figura di San Paolo nella storia e nella tradizione

Per l'allestimento: La scena è unica, e rappresenta un angolo dell'antica Roma ai tempi di Nerone. Secondo i gusti e le possibilità, si può scegliere di rendere la scenografia con pochi elementi essenziali, oppure con soluzioni più dettagliate ed elaborate. La casa in cui è prigioniero Paolo potrebbe essere posta a un lato della scena, con l'interno sempre visibile (evitando però di mantenere il personaggio di Paolo perennemente presente), oppure semplicemente evocata da una porta con un tendaggio. Si consideri che i momenti in cui interviene Paolo rappresentano dei flash-back rispetto alla narrazione, quindi possono essere risolti con un deciso cambio di luci.
I costumi saranno ispirati a quelli dell'epoca, con la possibilità di scegliere tipi di stoffa e tonalità dei colori che possano personalizzare la messa in scena.

Commenti: "Paulus" è uno spettacolo agile, scorrevole, che permette allo spettatore di immergersi nel vivo della storia dei primi cristiani, del rapporto con la società di quel tempo e dell'inizio del grande sviluppo del Cristianesimo, di cui proprio Paolo di Tarso, prima chiamato Saulo, con il suo passato da persecutore a perseguitato, con i suoi numerosi viaggi, i suoi scritti e le predicazioni, è considerato il più grande comunicatore. Così, tra dialoghi leggeri, a tratti divertenti, e momenti di tensione e di coinvolgimento emotivo, emerge il racconto della vita e del pensiero di questa grande figura della Chiesa.


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