Indagando sulle origini del nostro universo e sul senso della sua evoluzione, Tehilard de Chardin è giunto a una sintesi mirabile di pensiero, che coniuga scienza e fede, cosmologia ed ecclesiologia.
Non c'è essere umano che non si ponga domande sulla morte. Non si tratta soltanto di accettare che essa esiste, ma di cercare una possibile speranza.
Il credente adulto e consapevole non teme chi gli faccia domande. Non sfugge al confronto e non si sottrae alle sfide della cultura perché la fede non è un cieco sentimento che manda in pensione la ragione.
È possibile, per noi uomini e donne di oggi, ripensare la nostra "comune umanità" e i nostri mutati rapporti all'interno della Chiesa, non in funzione dei modi, ma alla luce del Vangelo?