1. La parola alla "relazione"

In questo tempo abbiamo tentato (speriamo di esserci riuscite) di entrare nel significato di 10 tra le parole più diffuse e importanti del mondo della comunicazione digitale, approfondendo l'aspetto linguistico, culturale, ma anche l'ambito di uso, cercando di applicarlo alla vita. In sostanza abbiamo "parlato".

Al termine del percorso ci siamo accorte però che manca qualcosa...
In tutte le schede proposte emerge come sottofondo necessario, sia nei termini sia nelle declinazioni pratiche, il valore della relazione. In rete l'IO non può fare a meno del TU, internet nasce con l'intento della cooperazione, dell'incontro con l'altro anche lontano e diverso.
Per questo motivo, per arricchire questi spunti, desideriamo ascoltare e condividere: a voi la Parola!

2. La parola alla chiesa 

Nel suo Messaggio per la 51a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, papa Francesco ci aiuta a cogliere il senso della comunicazione:
«Vorrei esortare tutti ad una comunicazione costruttiva che, nel rifiutare i pregiudizi verso l'altro, favorisca una cultura dell'incontro, grazie alla quale si possa imparare a guardare la realtà con consapevole fiducia. [...] Vorrei dunque offrire un contributo alla ricerca di uno stile comunicativo aperto e creativo, che non sia mai disposto a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispirando un approccio propositivo e responsabile nelle persone a cui si comunica la notizia. Vorrei invitare tutti a offrire agli uomini e alle donne del nostro tempo narrazioni contrassegnate dalla logica della "buona notizia"».

Alla luce di queste affermazioni, siamo tutti, professionisti della comunicazione e non, chiamati ad adoperarci per utilizzare e promuovere questo tipo di stile e di approccio. Ciascuno può:
- farsi "mulino" che macina buone notizie e buone prassi nel mondo della rete;
- condividere parole di fiducia e di speranza per il nostro tempo.

3. La parola alla "buona notizia"

Scrive ancora Papa Francesco:
«Credo ci sia bisogno di spezzare il circolo vizioso dell'angoscia e arginare la spirale della paura, frutto dell'abitudine a fissare l'attenzione sulle "cattive notizie" (guerre, terrorismo, scandali e ogni tipo di fallimento nelle vicende umane)... Per noi cristiani, l'occhiale adeguato per decifrare la realtà non può che essere quello della buona notizia, a partire da la Buona Notizia per eccellenza [...]. Questa buona notizia che è Gesù stesso non è buona perché priva di sofferenza, ma perché anche la sofferenza è vissuta in un quadro più ampio, parte integrante del suo amore per il Padre e per l'umanità. In Cristo, Dio si è reso solidale con ogni situazione umana, rivelandoci che non siamo soli perché abbiamo un Padre che mai può dimenticare i suoi figli. "Non temere, perché io sono con te" (Is 43,5): è la parola consolante di un Dio che da sempre si coinvolge nella storia del suo popolo».

4. Una Parola di vita

Proponiamo un'attività on line, per coloro che animano gruppi di adolescenti e giovani, ma anche per tutti coloro che desiderano essere un piccolo seme di speranza in rete. Insieme al gruppo cercate su Facebook, ma anche Twitter e Instagram dei post, delle foto, delle notizie negative; poi, dopo aver riflettuto sul messaggio che veicolano e sul valore positivo che si può proporre per comunicare speranza, scegliete di lanciare nel vostro circolo di amici un contenuto (foto, video, messaggio) positivo a cui legherete un hashtag uguale per tutti che sceglierete insieme. Monitorate per qualche giorno la capacità di propagarsi del bene!

Lo Spirito accompagni ciascuno a essere portatore di buone notizie!

Invochiamo lo Spirito su tutti i Comunicatori

Contempliamo, Signore, la Chiesa nascente,
che tu hai fatto crescere nel silenzio
e nella preghiera del Cenacolo,
dove gli Apostoli, con Maria madre di Gesù,
invocavano lo Spirito Santo.
Fallo discendere su tutti i Comunicatori,
e concedi anche a noi, con il trascorrere dei giorni,
di fiorire in sapienza, maturità spirituale,
prudenza, senno, virtù, grazia e merito.
Riempi i nostri cuori d'amore e slancio apostolico.
Lo Spirito, che ha presieduto nel Cenacolo
alla fondazione della Chiesa,
è stato presente anche al nascere e al crescere
delle nostre comunità;
lo stesso Spirito formi le nostre menti,
ci aiuti a comprendere e comunicare la Parola che salva
e tutte le cose nuove che lui solo sa suscitare;
ci renda capaci di una vitalità feconda,
di una creazione nuova, creazione di comunicatori
che non scrivono sulla carta, ma nei cuori,
intingendo la penna nel suo Spirito,
per concorrere a rinnovare il mondo.

Ci doni, il divino Spirito, unità, fede viva,
speranza operosa, amore senza fine e vera santità,
operi, ancora una volta in ognuno di noi
e nelle nostre comunità le sue meraviglie,
rendendoci, con il Padre, conformi all'immagine
del Figlio suo Gesù Cristo.

Libera versione da pensieri del Beato Giacomo Alberione

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Le 10 parole

1.   SOCIAL = camminare insieme - 13 marzo
2.   LOGGARE = entrare dentro - 20 marzo
3.   SPAM = fare spazio, liberarsi - 27 marzo
4.  SHARE = condividere - 03 aprile
5.  TAGGARE = Legare qualcuno a se - 10 aprile
6.  COOKIE = lasciare tracce - 18 aprile
7.  FAKE = costruire identità - 24 aprile
8.  SELFIE = metterci la faccia - 01 maggio
9.  LIKE = compromettersi - 08 maggio
10.  VIRALE = Rendere l'annuncio contaggioso - 15 maggio

leggi anche
  Introduzione: Le 10 Parole della comunicazione
  Conclusione: Relazione: a voi la parola!