4. Registrare un video - parte seconda

Si può fare! - Distanziamento e spettacoli scolastici

Seconda parte dell'articolo riguardante i video: come registrare ognuno da casa propria? E poi, come procedere per completare l'opera? Alcuni utili consigli e un'esortazione, anche per i più diffidenti: facciamo pace con la tecnologia. Se la sappiamo sfruttare, è una nostra grande alleata.

Registrare un video (ognuno da casa sua)

La pandemia ci ha abituato anche alla necessità di organizzarsi singolarmente in casa, non solo con la didattica a distanza, ma anche per altre attività.
Se non tutti hanno computer nella propria abitazione, quasi tutti hanno almeno un telefonino in grado di registrare un video.

Ogni partecipante andrà quindi seguito singolarmente: bisogna fornirgli le sue parti da leggere o recitare, con tutte le indicazioni utili, ricordando sempre l'orientamento dello smartphone (in caso di video da montare, per chi è alle prime armi, meglio l'orientamento orizzontale).
Alcune indicazioni tipo: parlare di fronte alla telecamera / figura intera-piano americano-primo piano ecc. / voltarsi verso destra-sinistra / porgere la mano rivolto verso destra-sinistra.
Per tutti, in generale: non guardare sé stessi mentre ci si riprende (a meno che non lo faccia un'altra persona), ma il "tondino" della telecamera.
Con qualche idea si può anche suggerire una sorta di ambientazione, un fondo da sistemare dietro di sé, un costume da indossare, un tipo di abbigliamento, di colore, di accessori.

Editing e montaggio

Siamo realisti: quando non siamo in grado di farlo noi, la soluzione più semplice, per realizzare un montaggio, è chiedere se tra i genitori, gli amici o i vari collaboratori ci sia qualcuno che sia capace e che si renda disponibile. Oppure, se la scuola ha un piccolo budget da impiegare, rivolgersi a professionisti. Anche in questo caso, però, il lavoro va coordinato. I ragazzi dovranno mandare (attraverso la rete: wetransfer per esempio risolve l'invio di file pesanti, ed è gratuito) i loro singoli video a chi coordina il tutto, che li esaminerà e segnerà eventuali punti critici da correggere o da rifare e poi – se non opererà direttamente – li passerà a sua volta a chi lavorerà con il programma di editing-montaggio video.
I più esperti si avvalgono ovviamente di programmi professionali, ma per tutti ci sono anche dei buoni software di montaggio più semplici, anche gratuiti.

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Io che lavoro con il Mac posso senz'altro consigliare iMovie, che è un programma di default, quindi fa parte del pacchetto di applicazioni presenti in ogni computer Apple. Facile da usare, intuitivo, è una versione molto semplificata e molto più basic di Final Cut, che invece è un programma di montaggio professionale.
iMovie permette di tagliare, assemblare clip, aggiungere foto, sfondi, transizioni, titoli e tracce audio. Permette anche l'utilizzo del green screen (cioè uno schermo verde compatto, senza pieghe che, messo come sfondo durante una registrazione, in fase di montaggio può essere sostituito con un'altra immagine fissa o in movimento).

Con iMovie si può anche operare la divisione dello schermo in due, unendo due clip video contemporaneamente.
Per altre meraviglie, invece, bisogna rivolgersi a software più impegnativi. Ma direi che già, usando questo, si può ottenere un ottimo risultato finale.

Per il PC, invece, oltre all'applicazione gratuita preinstallata in Windows (Movie Maker), mi dicono che tra i programmi di editing video gratuiti siano apprezzati Avidemux e Wondershare Filmora, ma ce ne sono anche altri che possono rispondere alle diverse esigenze. Per indicazioni su quest'argomento, rimando come sempre agli esperti presenti nel web, tipo Aranzulla (santo subito).
Per imparare a usare questi programmi nella pratica, ci sono tanti tutorial, anche in video sul web, da consultare.
Una volta operato il montaggio, il video va salvato nel formato più compatibile con l'uso che se ne farà (.mp4, .mpeg, .mov, ecc.): più ad alta definizione (quindi in file più pesante) per la proiezione su scherzo grande, o televisore, o per YouTube, più bassa (e quindi leggera) per il telefonino.

Autorizzazioni

Attenzione: prima di iniziare a lavorare sui video, è necessario chiedere alle famiglie dei ragazzi (se minori) di firmare una liberatoria che autorizzi la scuola all'utilizzo delle immagini dei figli ripresi nel filmato, specificando l'uso che se ne farà (pubblicazioni in rete, diffusione in ambito esclusivamente scolastico ecc.). Questo perché richiesto dalla legge 22.4.1941, n. 633 - legge sul diritto d'autore, che regola la trasmissione e la pubblicazione e/o diffusione in qualsiasi forma di materiale audio, video o fotografico in cui un soggetto appaia rappresentato o sia comunque riconoscibile.
Bisogna essere particolarmente attenti alle autorizzazioni, e non solo quelle riguardanti i ragazzi coinvolti, se si decide di pubblicare il video on line: se sono state usate musiche, immagini e testi protetti da copyright si può andare incontro a contestazioni oppure, bene che vada, all'oscuramento del video da parte del social che abbiamo utilizzato (YouTube, Facebook ecc.).

Ci sarebbero ancora molte cose da dire, ma a questo punto consiglio di mettersi a studiare i tutorial a disposizione della rete, come ho già detto, e a "smanettare", per imparare. Tutto sta a iniziare. La tecnologia non deve farci paura: è una nostra grande alleata, specie se la sappiamo sfruttare.

Leggi anche:

1. La lettura scenica - 2. Canzoni da registrare - 3. Realizzare un video - parte prima - 4. Realizzare un video - parte seconda - 5. Allestimento in videoconferenza - 6. Coreografie in video


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