Sanno bene le mamme quando, a un tratto, il figlio «coccolone» si sottrae, vergognoso, alle effusioni e ai baci: «Fammi scendere qui. Non baciarmi davanti ai miei compagni. Mi prendono in giro!». Oppure «la bambina di papà» che evita, infastidita, qualsiasi contatto fisico. Che cosa sta accadendo? Il proprio corpo diventa "mio", una proprietà privata da difendere gelosamente.