La mentalità antica considera il sogno mezzo di rivelazione. Anche la Bibbia testimonia questa credenza. Dio che ama comunicare la sua parola attraverso i profeti (Dt 18,18), soprattutto nell'Antico Testamento, non disdegna di manifestarsi nei sogni che sono forme 'semplici' di rivelazione.
La cintura nella Bibbia è simbolo di appartenenza esclusiva e vincolante, prontezza, possibilità di movimento, ornamento sponsale, di onore inerente a ruoli speciali, come per i sacerdoti (cfr. Es 28,4.8) e i re (Gb 12,18).
Il mantello, indumento ampio e pesante che poteva essere di lana e di lino o addirittura di pelle, ricorre con molta frequenza nella Bibbia. Il mantello veste, protegge e copre (Gen 9,23; Dt 22,12; Dt 27,20; At 12,8).
I riferimenti alla tenda nella Bibbia sono più di trecento. La tenda rappresenta simbolicamente: casa, ricchezza, sicurezza, fiducia, gioia di stare con il Signore. Per l'evangelista Giovanni la tenda simboleggia la venuta di Gesù in mezzo a noi (Gv 1,14).
Il termine ombra nella Bibbia ricorre circa ottanta volte. È simbolo polivalente: indica protezione e rifugio sicuro e/o buio e paura. Questo significato simbolico proviene dall'esperienza di ristoro che l'ombra, prodotta dagli alberi sul terreno arido e assolato, trasmette. Il significato negativo dell'ombra è collegato all'esperienza di freddo e buio simili alla morte.
Il simbolo delle ali nella Bibbia è molto ricco ed evocativo. L'orante, sovente, invoca Dio di proteggerlo con le sue ali. Questa richiesta si fonda sul fatto che Dio liberò il popolo dall'Egitto, in modo inspiegabile, "con la potenza delle sue ali".
Nella Bibbia il richiamo all'orzo ricorre circa 29 volte. L'orzo è uno dei prodotti che caratterizzano i beni della terra promessa (Dt 8,8). Tra i cereali possiede alcune caratteristiche proprie: matura in primavera e resiste alla siccità.
Nella Bibbia l'espressione 'mano di Dio' ricorre circa trecento volte e indica la passione di Dio per la vita comunicata al mondo e all'umanità e il suo coinvolgimento per renderla piena.
In questo biglietto Paolo raccomanda a Filemone di riaccogliere lo schiavo Onesimo ricordandogli che dal Signore Gesù il cristiano impara non solo a perdonare, ma anche a suscitare fraternità.
Nella Bibbia, l'espressione dito di Dio indica la cura attenta, premurosa, e particolare di Dio verso le creature da lui plasmate, la sua potenza di salvezza per mantenerle in vita e per salvarle, il dono delle dieci parole al suo popolo perché possano percorrere le via della vita, il dono dello Spirito che incide le sue parole direttamente nel cuore.
Il sale nell'antichità, come ancora oggi, era apprezzato perché dava gusto al cibo, conservava gli alimenti dalla decomposizione e, applicato alle ferite, le disinfettava.
Il digiuno nella Bibbia è in rapporto al nutrimento al quale chi digiuna rinuncia volontariamente. Questa scelta evidenzia che il nutrirsi è necessità vitale e ricorda che la persona non è la fonte della vita.
Il mandorlo, i suoi fiori e il suo frutto, nell'AT sono simbolo di speranza, vigilanza, fedeltà, vita nuova e i fiori, per la loro breve durata, anche simbolo di bellezza e caducità.
L'oro è simbolo di ricchezza, bellezza e regalità. A differenza del ferro, l'oro, che non si ossida, è pure simbolo d'incorruttibilità ed eternità che rimanda a Dio.
Il termine "incenso" nella Bibbia ricorre circa 120 volte. Nel NT è meno frequente e si trova in contesti di preghiera e culto (Mt 2,11; Lc 1,9.10;11; Ap 8,3.5 18,13). Il simbolismo dell'incenso, anche in ambito pagano, è collegato al rapporto alla divinità e ai riti sacri.