La fede è un cammino per seguire la "sua" stella.
Non siamo fatti male e il mondo non è sbagliato.
Affidiamo alla Madre di Dio e Madre nostra la speranza di un anno "buono".
La proposta cristiana della famiglia può ritrovare la bellezza dell'alternativa.
Diamo un significato spirituale all'austerità natalizia che la pandemia ci impone.
Apriamo uno spazio a Dio anche tra abitudini e consuetudini religiose sconvolte.
Anche oggi c'è in mezzo a noi "uno" che non conosciamo.
Sotto l'albero del bene e del male con Maria non ci si lascia ingannare.
La consapevolezza di cosa è la festa del Natale è la condizione per viverlo bene e in verità.
Quest'anno il tempo liturgico dell'Avvento può e deve essere vero e concreto.
Nel Signore Gesù Cristo Re dell'Universo le nostre povertà ci fanno diventare Re.
La vita è un dono da trafficare e da impreziosire di opere buone.
La provvisorietà della vita non come angoscia ma come risorsa.
Servono influencer non per vendere ma per essere.
Senza amare Dio, l'amore del prossimo si perde tra parole vuote.